Grafica elettorale. Il pensatoio di Burlando e il Beautiful di Biasotti
A ruota rispetto al manifesto di Claudio Burlando, ecco comparire quello, in risposta, di Sandro Biasotti. In risposta, perché pare sia stato assemblato ribaltando completamente quello dell’avversario politico.
Si va dalle scelte cromatiche –un arancione deciso, ucraino, di sfondo contro il paesaggio color ciano-grigiastro– alla scelta del soggetto: giovani dagli sguardi fieri e dalle dentature scintillanti, ripresi di fronte, contro i tre quarti di spalle di Burlando. Si procede poi con lo slogan, “Io sto con la Liguria. Nasce il movimento per la regione che vuoi”. Il soggetto è espresso e visibile, in quanto rappresentato nella foto, al contrario dell’appello antagonista (“Pensa la Liguria insieme a Claudio Burlando”). Mentre quest’ultimo poi è sovrastato dall’immenso promontorio ligure, che guarda con aria assorta e grave, i personaggi ritratti nei manifesti biasottiani tengono spensierati la Liguria in pugno.
La foto, al contrario di quella di Burlando, è di interpretazione chiara, non lascia adito a dubbio. Così come le distinzioni banalmente manichee che si trovano sul sito web (politica “buona e nuova” contro politica “vecchia e cattiva”). Assente dal poster è il candidato del centrodestra, che compare soltanto in versione sindonica nel logo del movimento: lo sguardo diretto del barbuto Biasotti è sorpassato, per la campagna elettorale appena cominciata, a favore di suggestioni nebulose e sorrisi apollinei, fino all’ultimo colpo di grafica.
(Eleana Marullo)