Cultura – Poli e Parise si sono incontrati

Ecco come Goffredo Parise in “Gioventù” tratto dai “Sillabari” descrive le donne di Forte dei marmi: “Erano donne ricche, o donne che giravano attorno ai ricchi, in calma attesa, parevano avvolte da un involucro di calcolo e di aria fredda che rendeva fredda, al tatto, anche la loro bella e bronzea pelle. Non c’era nessuna corposità in quelle donne, nessun desiderio fisico, nessun sentimento verso gli altri uomini e le altre donne: il loro modo di muoversi, di parlare e di guardare era come la superficie di un mare bello e limpido, di colore blu con trasparenze e schiume, attraverso cui si vedeva perfettamente il fondo: in quel fondo di mare blu, nel momento in cui le schiume si ritiravano, l’uomo vedeva sempre il denaro”.


Il 18 e 19 dicembre, a Genova, Paolo Poli porterà in scena al Politeama Genovese i “Sillabari” di Goffredo Parise. Non si può sapere da quali frammenti trarrà la sua pièce. Il libro raccoglie “racconti sui sentimenti umani” che partono dalla A, di Amore, con l’intento di arrivare alla Z – l’autore si fermerà alla S, di Solitudine – ed è di una bellezza sorprendente. La scrittura di Parise è tersa, ed ogni racconto – di quattro, cinque pagine – è una miniatura del mondo e del genere umano.
Il fatto che Poli porti in scena Parise chiude il cerchio. I due si sono incontrati. Tra tutte le notizie, questa, per la cultura genovese, è la migliore della settimana.
(Giovanna Profumo)