Università – Sei milioni (e mezzo) in fumo e dalle ceneri, il Museo Italia

Vale la pena forse ricordare che il progetto “Museo Italia” (all’Hennebique, vd Qualche fischio turba gli osanna per Eataly) sarà possibile anche per una pesante debacle gestionale dell’Università di Genova che ha perso la concessione dell’area. L’università ha infatti avuto la concessione dell’Hennebique per circa una decina di anni. L’intenzione era di portarvi la facoltà di Ingegneria, poi indirizzatasi verso gli Erzelli, e parte della facoltà di Lettere. Vista l’impossibilità di sostenere costi e tempi di realizzazione del trasferimento, la concessione è stata revocata e l’Hennebique è tornata all’authority.


La (mancata) operazione è costata una cifra enorme alle casse dell’università: 5 milioni di euro, sborsati all’autorità portuale in 10 anni, a cui si aggiunge un milione e mezzo richiesto dalle imprese che avevano realizzato i progetti per rendere possibile l’utilizzo dell’edificio (Repubblic a-Lavoro 2/9/2009). La cifra esorbitante è dovuta anche al fatto che la destinazione d’uso cambiava continuamente e le imprese erano costrette a riformulare progetti e piani di gestione. Si leggono nell’articolo citato le parole del consigliere di amministrazione di una delle imprese che hanno richiesto di essere retribuite: “L’università ci ha chiesto di rifare tre volte il project financing per l’Hennebique in almeno quattro anni, perchè via via modificava la destinazione dell’edificio. Prima si doveva insediare ingegneria, la soprintendenza diede anche il via libera all’operazione. Poi dopo il progetto Erzelli, nell’edificio in porto dovevano trasferirsi Lettere, Lingue e le segreterie degli studenti. Infine, ancora un cambiamento, niente più Lettere, solo Lingue, il centro servizi Csita e le segreterie”.
Ultimo atto: l’università perde un totale di 6 milioni e mezzo di euro, e dalle sue ceneri sorge il Museo Italia.
(Eleana Marullo)