Lettere – Per mezz’ora di internet
Ultimamente frequento le biblioteche comunali e, fin dal primo giorno, ho inseguito il cartello che dichiarava: sala internet, due ore a settimana gratuite suddivisibili in 4 mezze ore.
“Bene, devo giusto spedire due mail di lavoro” penso e vado nella sala internet, mi presento alla bibliotecaria che mi chiede la fotocopia del documento di identità, non la ho quindi vado al piano terra dove un bibliotecario fa le fotocopie. Torno su e la prima bibliotecaria sta inserendo i miei dati su un modulo di due facciate. Quando ha finito vado al computer che mi ha assegnato, digito il mio numero di tessera delle biblioteche e ma mia password, una schermata indica da quanto tempo sono al computer e quanto manca alla fine della mia mezz’ora.
Collego il cavo usb che dovrebbe farmi accedere alle due mail salvate. Compare la scritta: per accedere all’hardware esterno bisogna essere amministratori. Chiamo la bibliotecaria che, volendo aiutarmi e non sapendo cosa fare, chiama un collega. Quest’ultimo, bibliotecario 3, cerca di aiutarmi fino a che non scade la mia mezz’ora e il computer si spegne automaticamente. Il bibliotecario 3 mi fa accedere ad un suo computer “amminist ratore” per poter spedire le mie due mail, ringraziandolo concludo con un: “peccato che non siamo a Capo verde, in africa, li la copertura wi-fi l’hanno in tutta la città”. Lui risponde “Siamo già fortunati ad avere questi quattro computer”.
(Arianna Musso)