Lettere – Regione Liguria: il parlamentino scomparso
Cara Redazione di Olinews,
mi è capitato per caso di rileggere un mio intervento dell’8 marzo 2006 dal titolo “Regione – La politica si salva con la clonazione?”. Mi è allora venuta la curiosità di controllare se alle parole della nuova assemblea regionale allora appena eletta fossero seguiti i fatti, e da una rapida verifica è risultato in effetti che a marzo 2007 (un anno dopo l’annuncio) è stata approvata una legge regionale (n. 8/2007) che istituiva il “Parlamento regionale degli studenti” … da allora più nessuna notizia. Sulla pagina del sito regionale dedicata al “parlamentino” si legge: “In queste pagine sono pubblicati i lavori del parlamento dei giovani: l’Assemblea degli studenti, che si riunisce almeno tre volte all’anno nella sede del Consiglio regionale della Regione, lavora suddivisa in tre commissioni: istruzione, diritto allo studio e politiche regionali per i giovani; formazione e lavoro; cultura, sport e turismo”.
La pagina è aggiornata il 23/03/2007 …e nulla degli atti del parlamento regionale degli studenti si trova in essa: dimenticanza o ripensamento? Se fosse vera la seconda ipotesi potrei plaudire ad una retromarcia magari stimolata dalla mia critica di allora, ma temo di non essere stato così rilevante, e che quella legge regionale servisse solo a “fare notizia”.
Nel caso di una dimenticanza si tratterebbe invece di una mancata applicazione dell’articolo 7 della legge stessa che al comma 1 recita “I lavori e l’attività del Parlamento regionale degli studenti sono pubblicati su apposite pagine del sito internet della Regione Liguria”.
Credo che in chiusura di legislatura sarebbe più serio abrogare le leggi non applicate per manifesta inutilità, e scrivo queste righe nella speranza che all’indomani delle prossime elezioni regionali nessuno provi a riproporre questa zuppa.
Purtroppo però il Parlamento degli Studenti Toscani ci informa (www.consiglio.regione.toscana.it) che a giugno di quest’anno ha incontrato “funzionari e amministratori di Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Umbria, giunti a Firenze per verificare il funzionamento dei parlamenti esistenti e avviare nuove esperienze” …Speriamo si sia trattato solo di una gita.
(Giovanni Daniele)