Se un giovane ha talento ma è senza entrature

Dieci giovani si presentano in varie sezioni di Forza Italia, intendono partecipare alla vita del partito. Cercano di parlare con il coordinatore locale, e – semplicemente – non ci riescono! Passato è evidentemente il tempo in cui Caterina da Siena, dovendo dire qualcosa al Papa, andava da lui e glielo diceva; e idem per San Francesco con il Saladino; o per la pastorella Giovanna coll’erede al trono di Francia.


Oggi – diceva Dürrenmatt – Antigone arriverebbe al massimo a un segretario di Creonte. L’esperienza dei dieci giovani di cui sopra è emblematica di una situazione italiana in cui nessuno riesce a contattare nessuno a meno che non sia un qualcuno, o un raccomandato da un qualcuno, o appartenga comunque alla ristretta cerchia del qualcuno che vuol contattare. Questa situazione sottrae all’Italia tutto ciò che di buono, come idee o come apporti, può venire – diciamo – da un outsider. Un geometra di Castrovillari che per caso abbia maturato una splendida idea per un gioco televisivo o per una migliore sistemazione delle toilette in un’area di servizio, non ha nessuna possibilità di proporla a chi di competenza. Poiché gli outsider – relativamente ad ogni settore operativo – sono il 999 per mille della popolazione, l’azienda Italia viene privata di un enorme potenziale di progresso e di sviluppo: sarebbe come se – per fare un esempio alla portata di tutte le borse – i calciatori venissero reclutati unicamente tra i conoscenti, gli amici e i parenti di quanti fanno parte dell’ambiente calcio. Si lamenta che l’Italia produce meno brevetti dell’Islanda, che viene dopo il Rwanda per competitività, e che per potenzialità di innovazione è seguita in classifica dalla sola Grecia. Questa è solo la logica conseguenza di una società e di un sistema produttivo ormai anchilosate e insensibili, che rifiutano ogni “fresh approach” come un pericoloso corpo estraneo. Lo sconosciuto che un giorno si presentò negli uffici della Coca Cola in crisi, e la salvò – dice la leggenda – suggerendo di imbottigliarla (“Bottle it!”), in Italia verrebbe immediatamente allontanato da un usciere.
(Luigi Lunari)