Cornigliano – Quando ogni cosa sembrava al suo posto
A partire da questo numero OLI pubblicherà alcune foto che Giorgio Bergami ha scattato a Cornigliano tra gli anni Cinquanta e Sessanta, immagini di profonda bellezza che ci restituiscono il quotidiano lavorativo e familiare di un quartiere, oggi irriconoscibile. Negli ultimi sessant’anni Cornigliano è stata disponibile al cambiamento a condizione che dietro ad ogni trasformazione ed al sacrificio che comportava ci fosse un progetto concreto per il bene comune.
Le immagini che vedrete rappresentano un mondo dove ogni cosa pare essere al suo posto, scandita con ritmi certi. Ed i protagonisti di questi scatti paiono aderire appieno a quanto li circonda. Quel mondo offre lavoro, casa e svago. Non c’è nei loro sguardi l’inquietudine che sorge in alcuni di noi nel vederli oggi, a distanza di anni. E il senso di estranietà diventa concreto quando, scomponendo pezzo dopo pezzo la storia di Cornigliano, si viene a contatto con quello che la maggioranza degli abitanti del quartiere aveva allora e che oggi non c’è più: la fiducia che quello fosse il miglior sviluppo possibile. Gli scatti del periodo più recente hanno spiegato alla città che non era vero. Che i panni stesi ad asciugare al sole venivano ritirati impregnati di polveri. Ed è questo il vantaggio che ha oggi il quartiere rispetto ai suoi protagonisti del passato, la consapevolezza che non bisogna affezionarsi a nessun modello e la volontà di cambiare. Le fotografie di Giorgio Bergami vogliono dare voce agli abitanti di Cornigliano di oggi e alla loro idea di quartiere.
(Giovanna Profumo)