Donne – Piacere o non piacere

© foto: Pierantoni
Giovedì 29 ottobre l’aula della biblioteca della Facoltà di Lingue è strapiena di donne, studentesse soprattutto, ma anche signore di età. Chi non trova posto sui banchi siede per terra. L’evento, organizzato dalla rivista femminista Marea (http://www.mareaonline.it/), consiste nella proiezione del documentario “Il corpo delle donne”, con la presenza della regista Lorella Zanardo. E’ un documentario breve, intenso, nato da un progetto avviato un anno fa senza alcun finanziamento, sotto la pressione di una urgenza: “La constatazione che le donne stanno scomparendo dalla tv, sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante”. Una perdita “enorme”, una cancellazione dell’identità delle donne “che sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti senza che vi sia un’adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime”. L’autrice e due collaboratori hanno registrato 400 ore di trasmissioni TV. Poi ne hanno fatto una sintesi folgorante.


Nell’aula le donne guardano in un silenzio teso i volti liftati, le labbra e i seni gonfiati, le movenze, i nudi, le donne umiliate e sorridenti che passano sullo schermo. Poi un lungo applauso, e inizia il dialogo tra loro e la regista.
“L’assenza di reazione nasce dalla paura di non essere accettate: per cambiare le cose dobbiamo accettare di non piacere più. Almeno per un po’.”
“Per accettare di non piacere bisogna fare un gran lavoro su di sé… come, dove farlo oggi?
“Noi ci guardiamo e giudichiamo l’una con l’altra attraverso quello che presumiamo sia lo sguardo maschile”
“La passività delle ragazze nasce dal confronto con modelli irraggiungibili, dal desiderio per un mondo che non gli appartiene. Non hanno obiettivi visibili da raggiungere e si crea un vuoto”
“Noi nel mondo arabo siamo all’opposto. Si nasconde tutto il corpo, si nasconde il bello, si soffoca tutto ciò che rappresenta la donna, la si fa sparire trasformandola in un’ombra nera. Ma la donna è anche il suo corpo e la sua bellezza”
“Rifarsi la faccia col lifting è come velarsi il viso. E’ comunque nascondere il proprio viso”
“Le donne non possono più mostrare la loro faccia. Dalla TV sono scomparsi i volti adulti di donna. Questi volti rifatti permettono una relazione?” “Bisogna introdurre le parole merce e mercato”
“Sembriamo vittime, ma chi è che dà il consenso?”
“Se la TV ci propone un modello siamo disposte ad accettarlo perché la società ci chiede di essere uniformi”
“La TV italiana è diversa dalle TV europee non perché fa vedere le veline, ma perché mostra esclusivamente questi modelli”
“Una particolarità della TV italiana è che qui va in scena l’umiliazione”
“Ci vorrebbe un video sulla rappresentazione del corpo maschile”
“Ad esempio studiare come Berlusconi rappresenta se stesso”
Voci giovani, voci anziane, e qualche voce maschile si intrecciano per tutta la mattinata. Qualcuna osserva: si sta facendo più politica qui che in molte sedi deputate.
Ma la stampa locale si accontenta di annunciare l’evento, senza andare a vedere quel che succede.
Per saperne di più: il documentario si può vedere sul sito http://www.ilcorpodelledonne.net/ Finora è stato visitato da 850.000 persone.
(Paola Pierantoni)