Ghetto – Il degrado secondo l’assessore
C’่è coerenza tra la linea politica espressa dall’assessore Scidone, e quella ribadita, con le parole e con la presenza fisica, da Marta Vincenzi in occasione del Genova Pride?
La sindaco ha detto: “Essere qui significa che in questa cittเ avrete sempre un riferimento, perch้ a favore dei diritti e contro le discriminazioni ci ritroviamo noi, nella vostra stessa lotta”.
Per๒, quando si ascoltano in diretta le parole delle “princese” del ghetto riunite in Vico della Croce Bianca per dare vita alla loro associazione, emerge l’altra faccia della giunta, quella che loro hanno visto interpretata da Scidone, l’assessore che vuole chiudere i bassi dove lavorano i trans in quanto sono una fonte “di degrado”.
Le trans del ghetto chiedono: “cosa si intende per degrado? Se si vuole comprendere in questa parola anche gli esseri umani non ci stiamo. Vogliono chiudere i bassi accampando il motivo che non sono “abitabili”, ma noi non ci abitiamo: ci lavoriamo. Il nostro guadagno viene assimilato ai proventi delle attivitเ criminali, ma noi non compiamo reati: ognuna di noi ่ autonoma, siamo tutte proprietarie dei locali dove esercitiamo, qui non c’่ tratta o sfruttamento, e vogliamo che il nostro lavoro sia riconosciuto per tale: un lavoro. Il nostro sogno ่ che il ghetto possa diventare un laboratorio, un luogo di relazione, di attraversamento. Qui siamo da pi๙ di quaranta anni, facciamo parte della storia del quartiere. Se la giunta non capisce questo ่ segno che ha perso il radicamento col territorio, che anche il comune di Genova si fa prendere la mano dalle voglie sicuritarie che percorrono il paese”.
(Paola Pierantoni)