Lettere – Nel futuro degli orti genovesi
Che la Marta stia pensando di mappare l’uso del verde mi preoccupa. Nulla viene fatto per nulla, ormai ci siamo abituati che le liste anagrafiche in Italia sono fatte solo per poterle prontamente associare ad un qualche balzello.
Che stiano preparando la tassa sugli orti? Qualcuno si stupirebbe? Già mi immagino l’editto, con la tassa basata sul costo medio dei prodotti nei supermercati, il contributo CONAI ridotto, la definizione di quantitเ massima prodotta per uso personale oltre la quale scatta la presunzione di commercio, le “zone obiettivo orto” cofinanziate UE a macchia di leopardo come la pi๙ nota Obiettivo 2, con Sampierdarena esclusa e Sant’Ilario finanziata a fondo perduto, tranne il pezzetto di Grillo ovviamente.
Ci resta ancora la capacità di ridere un po’, non siamo ancora defunti del tutto.
(Stefano De Pietro)