Diritti – Non li reclama più nessuno?


“A dire il vero, li avevo ereditati… Vede, non ero ancora nata che i grandi d’Europa già ne discutevano, i diritti li ho ricevuti fatti e impacchettati, come la collana di perle della nonna, e forse li davo per scontati.”
“Cara signorina, scusi se la interrompo, doveva stare più attenta. La distrazione, sulle cose serie, proprio non la concepisco. Posso capire perdere un ombrello, un cappellino…Ma i diritti! Vabbè, lasciamo stare… Continuiamo la lista?”
“D’accordo. Ma mi tolga una curiosità: sono l’unica che s’è accorta di averli persi?”
“Credo di no, signorina, ma ultimamente i diritti non li reclama più nessuno.”

9)Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948): art. 6. Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
10) art. 13. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.


11) art. 23. Ogni persona ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 12) art. 24. 1. Ogni fanciullo, senza discriminazione di razza, colore, sesso, religione, origine nazionale o sociale, condizione economica o nascita, ha diritto a quelle misure protettive che richiede il suo stato minorile, da parte della famiglia, della società e dello stato. 2. Ogni fanciullo deve essere registrato subito dopo la nascita e ad avere un nome. 3. Ogni fanciullo ha diritto ad acquisire una cittadinanza. Dichiarazione e convenzione sull’esercizio dei diritti dei minori art. 8. Gli stati parte si impegnano a rispettare il diritto del fanciullo di conservare la propria identità, nazionalità, nome e relazioni familiari, quali riconosciuti per legge, senza interferenze illegali 13) Dichiarazione e convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (1963). Art.2.2. Nessuno stato deve incoraggiare, raccomandare o sostenere, attraverso misure di pubblica sicurezza o in altro modo, la discriminazione fondata sulla razza, il colore o l’origine etnica praticata dai gruppi, dalle istituzioni e dagli individui.
14) art. 9. Ogni propaganda e organizzazione fondate sull’idea della superiorità di una razza o di un gruppo di persone dello stesso colore o origine etnica, che agisce in vista di giustificare o di incoraggiare una qualsiasi forma di discriminazione razziale, saranno severamente punite o condannate
15) Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (1965). Art. 2.e) Ogni parte si impegna a favorire, all’occorrenza, le organizzazioni e i movimenti integrazionisti multirazziali e altri mezzi propri per eliminare le barriere fra le razze, e a scoraggiare ciò che tende a rinforzare la divisione razziale.
….
(Le convenzioni citate – qui e in OLI 231– sono state formulate tra il 1948 ed il 1984 dagli organismi internazionali che operano nell’ambito dei diritti umani e si ispirano a principi universali. L’Italia le ha ratificate ed adottate, dovrebbe quindi essere impegnata al rispetto di esse.
La “lista dei diritti smarriti” è incompleta e si propone di essere un strumento, per chi vorrà aggiornarla e magari, un giorno, andarli a reclamare. (I testi delle leggi sono stati tratti da Defilippi C. Bosi D. 2001, Codice dei diritti umani, Ed. Giuridiche Simone).
(Eleana Marullo)