Lettere – Oregina quartiere senza muri
Il nostro quartiere (Lagaccio) e quelli adiacenti sono stati, in questi mesi, oggetto di grande attenzione da parte dei mass media e dei “politici” a seguito della decisione della Amministrazione Comunale di edificare, sul nostro territorio, un luogo di culto destinato alla comunità Musulmana.
Diversamente da chi ha costituito “contro-comitati” e dai partiti che se ne sono serviti a fini elettorali (Lega, AN, e partiti della maggioranza della Circoscrizione Centro-Est), abbiamo invece costituito una rete di 25 Associazioni presenti da anni (alcune da decenni) sul territorio per formulare una proposta che non fosse di rifiuto ma semmai di integrazione, non disgiunta però da una proposta complessiva di riqualificazione urbanistica e culturale del territorio.
Non siamo tecnici (anche se fra noi ci sono architetti) né sociologi (anche se abbiamo avuto l’appoggio del prof. Giuliano Carlini dell’Università di Genova, docente in sociologia) ma siamo associazioni che, stando sul territorio per fare altri mestieri (sport, bocce, cultura, attività parrocchiale, pubblica assistenza, cura del verde…) ne conoscono, ognuna dal suo punto di vista, i bisogni e le aspettative.
Le nostre considerazioni e proposte sono contenute nel documento “Quartiere senza muri” che abbiamo presentato al Comune di Genova e all’ arch. Richard Burnett, che collabora allo stesso come consulente. Tale documento è stato distribuito anche ai cittadini del quartiere, sabato 13 Giugno, durante una festa multietnica, ormai tradizione del quartiere da sette anni.
Le ragioni della rete che abbiamo creato e del documento che abbiamo deciso di scrivere sono sintetizzate in un articolo che abbiamo pubblicato sul giornalino locale La Riunda.