Biblioteche civiche – Il catalogo dei libri che non ci sono

Liguria Sebina Net è un catalogo collettivo on line che raggruppa il patrimonio (un totale di circa 400 mila notizie bibliografiche) di 48 biblioteche liguri di varia dimensione (da Savona a S. Margherita Ligure, Alassio, Sanremo ecc.), quasi tutte, biblioteche civiche. Al progetto – un passo avanti nella cooperazione tra biblioteche, come in altre regioni è in corso da tempo – lavorano con passione molti bibliotecari. Qualche osservazione frutto di una indagine campione condotta sul catalogo.


Qualche osservazione frutto di una indagine campione condotta sul catalogo. Nessuna biblioteca ha ritenuto opportuno acquistare e proporre ai suoi lettori due saggi che riflettono, da punti di vista diversi, la situazione culturale del nostro paese, Franco Brevini, Un cerino nel buio. Come la cultura sopravvive ai barbari e antibarbari (Bollati Boringhieri, 2007) e Claudio Giunta, L’assedio del presente. Sulla rivoluzione culturale in corso (il Mulino, 2008). Sola eccezione Alassio che possiede il secondo dei saggi citati. Eppure si tratta di testi del tutto chiari nel lessico e con argomentazioni stimolanti.
Stesso destino per i libri recenti di due autori più noti dei precedenti e che come loro ancora più specificamente toccano la recente realtà italiana: Franco Cordero, Aspettando la cometa (Bollati Boringhieri, 2008), Corrado Stajano, La città degli untori, (Garzanti, 2009). Neppure v’è traccia di un libro assai documentato e scrupoloso nella ricostruzione del passaggio dal fascismo alla repubblica, L’eredità del fascismo di Luca La Rovere (Bollati Boringhieri, 2008). Fortuna che tre biblioteche, l’Aprosiana, Alassio e Genova Bolzaneto, hanno acquistato l’altrettanto importante La repubblica e il suo passato di Pier Giorgio Zumino, il Mulino, 2003. Bene anche la biblioteca di Varazze, l’unica a dotarsi di Novecento italiano. Gli anni cruciali che hanno dato il volto all’Italia di oggi, (Laterza, 2008) dove sono state raccolte un ciclo di lezioni di storia organizzate dal Comune di Roma e da Laterza che hanno riscosso uno straordinario successo di pubblico. Volta per volta uno storico raccontava di un anno (il 1915, 1943, 1968 ecc.) particolarmente significativo (per tutti, segnalo il saggio appassionato e lucido di Marco Revelli su ’68).
Assente dal catalogo di Liguria Sabina Net anche l’ultimo libro di Alain Touraine, sociologo e uno dei maggiori intellettuali del nostro tempo, La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo, il Saggiatore, 2008). Peccato; il libro merita.
Esclusi perché “libri che nessuno legge”? Se questa è la spiegazione bisogna dire che non convince. Le biblioteche non dovrebbero diventare delle librerie appiattendosi sulle classifiche dei libri più venduti (pur senza trascurarle, naturalmente). Sul tema è intervenuto di recente lo storico Giovanni De Luna (“Il pensiero è sempre più leggero”, La stampa Tuttolibri 14 marzo 2009). La saggistica (anche nel mercato editoriale) conta sempre meno; il pensiero diventa più “leggero” e la storia (che ha visto affievolirsi il suo legame con la politica, fortissimo per tutto il Novecento) è la prima a pagare pegno.
Così, va il mondo, almeno per ora ma, per tornare alle biblioteche – e dato il giusto riconoscimento alla lettura di evasione – perché non acquistare anche qualche libro un poco più impegnativo? Coraggio!
(Marco Bellonotto)