Piano casa – Convergenze bipartisan sul cemento
Alla prima inquadratura forse lo riconosci. La fronte si prolunga sulla nuca per poi cedere il passo come una diga ai capelli che contornano il resto della testa. La figura è allungata e c’è quel modo timido di stare in TV che diventa decoro.
”Annozero”, Rai 2, giovedì 26 marzo. La telecamera plana troppo veloce sui presenti per esserne certi. Quando viene inquadrato Ferruccio Sansa si prova stupore, sollievo, e speranza che il rumore dei presenti sia sostituito dalla riflessione di cui è capace.
Al suo fianco il Governatore della Puglia Nichi Vendola, l’esponente del Pdl Maurizio Lupi e Daniela Santanchè. Dallo studio parte la diretta con i lavoratori della Sardegna, quelli del Sulcis, dipendenti invisibili di aziende in chiusura che testimoniano rabbia. La prima serata, i minuti contati, è la sola occasione che hanno per urlare, piangere e fischiare il governo. Si entra e si esce dalla loro disperazione, grazie agli interventi in studio, come si trattasse di un padiglione di ospedale dove si assiste all’agonia di estranei.
Tema della serata il Piano casa del governo. Ferruccio Sansa è chiamato a testimoniare su cemento e sugli effetti che la proposta potrebbe avere nel paese. Poco il tempo che Santoro gli concede per spiegare. Troppo incuriosivo l’esponente del Pdl che lo interrompe di continuo. Sansa pazienta, aspetta che gli venga data ancora la parola, arretra e osa. Ma no, non si scanna. Santoro accenna al libro “Il partito del cemento” che il giornalista ha scritto con Marco Preve. Ma non c’è tempo per approfondire, la parola si cede e si toglie con ritmo affannoso.
Sansa accenna alla riviera del Brenta, “intere strade di case appena costruite e tutte in vendita, vuote…Siccome gli imprenditori che hanno commissionato a delle imprese edili la costruzione non hanno i soldi per pagarli, li pagano offrendo di costruire ulteriori strade, ulteriori quartieri, che saranno completamente vuoti per i quali nessuno sarà disposto a pagare…Cosa succederà? Falliranno gli imprenditori a monte che hanno fatto costruire e le imprese che hanno costruito…”. Per Sansa sarà una bolla simile a quella della Florida. Ci saranno case vuote, destinate a nessuno perché non ci sono i soldi per comprarle. Il degrado ambientale, spiega Sansa è accompagnato al “degrado politico e al degrado delle parole”. Ricorda che con il piano Soru sono stati spesi cinquecento milioni euro in Sardegna per la ristrutturazione di immobili esistenti. Con grande beneficio del settore edilizio. Sansa parla di 65000 case sfitte solo in Liguria.
Perché costruire ancora?
Ma Santoro registra che c’è “voglia di convergenza”. Sansa è rassicurato dall’accordo tra regione e governo ma lo preoccupa moltissimo “la convergenza tra i due schieramenti politici” perché ha “visto il caso della Liguria dove centro sinistra e centro destra hanno realizzato un’alleanza di fatto in nome del cemento che va da Claudio Burlano presidente della Regione a ministri di questo attuale governo” . “La Liguria sta per essere distrutta con la realizzazione di tre milioni di metri cubi di nuove costruzioni lungo la costa, un danno che rimarrà per le prossime generazioni”. Andare a vedere i nomi dei sindaci.
“Ma lei da giornalista in questo in questo paese, nell’Italia, non ha mai trovato una cosa bella? Una! Una cosa positiva”, lo provoca Lupi “partiamo da lì!”
“Se volessi trovare cose belle lavorerei a Playboy! Invece non lavoro a Playboy, ma per un quotidiano!”
(Giovanna Profumo)