Corrispondenze in rete – “Lì da voi com’è?”

Cosa fanno degli ex ragazzi in gamba, oggi quarantenni, che lavorano in altri paesi, nei dipartimenti che contano delle università che contano e dove si fanno ricerche che contano? Si scrivono e si interrogano. Ma quelli che stanno lontano, in USA, in Francia, in Germania dove dell’Italia leggono sulla rete, sentono che per capire manca qualcosa, di aver bisogno di particolari, di odori che la stampa e la rete non permettono di apprezzare. Così tra un gruppo di loro da tempo è in corso “un dibattito” (sì, quello della corazzata), stagionale: “dibattito inverno, primavera ecc. “.
Ecco– senza gentile concessione – uno stralcio del “dibattito primavera entrante”

Cari tutti, vi mando questo articolo di Repubblica dove si racconta dell’incontro a Genova organizzato dal Pdl tra il ministro Alfano e la classe 5 B della scuola elementare Brignole Sale di Albaro. Nell’occasione un ragazzino ha chiesto al ministro sulla possibilità di interventi specifici contro gli eccessi presenti nel web, in particolare sul più famoso sito di condivisione video, Youtube. “Il nome stesso di rete – ha detto il ministro Alfano – rimanda a una maglia difficile da controllare, ma stiamo lavorando sul tema”. Alfano che forse non si aspettava la domanda (o non era preparato per la risposta): ha detto che il governo è intenzionato a “intervenire su You Tube”.


“Appena i tecnici del governo Berlusconi troveranno il modo, arriverà una nuova legge per contrastare gli abusi sempre più frequenti su Internet. Come in You Tube ad esempio”. Così Alfano, dimenticando che anche internet è già sottoposto alle leggi dello Stato. Da tempo il governo studia forme di controllo sul web. Ma i progetti di legge presentati hanno incontrato l’opposizione del mondo web. Vi allego anche questi due video da youtube, guardateli solo se avete tempo, un magistrato, un colonnello dei carabinieri, un fratello di un morto ammazzato. http://www.youtube.com/watch?v=YJeDWa4bgPQ http://www.youtube.com/watch?v=4m-U3O9GKrs
Notte! F.

Caro, carissimo F
. E’ sbucciata la primavera. Fa caldo, la tartaruga Agata Centottanta si e’ svegliata e qui sta per cominciare la stagione del surf. Gli “eccessi del web” sono molto simili agli “eccessi di democrazia”. Ieri facevo zapping sul satellite e ho trovato una TV piemontese dove alcuni politici locali discutevano. Non si capiva assolutamente nulla. Non perché parlassero delle fognature o degli asili di Pinerolo, ma perché scimmiottavano Porta a Porta. Da incorniciare. Un consigliere provinciale del PD ha detto che il problema del partito è che è nato con un “eccesso di democrazia”, che lo ha portato lontano dai problemi della gente. E’ come la fusione fredda, il ghiaccio bollente, il Genoa campione d’Italia: il festival dell’ossimoro. Baci e buona domenica.
Gio

Cari tutti e caro Gio
, volevo rendervi partecipi di una trovata geniale dei maestri dell’inganno; la vicenda è tutta universitaria.
Premessa I: nel 2008 il ministro Padoa-Schioppa introdusse una nuova regola sulla perequazione (termine tecnico: dopo un certo periodo i fondi erogati dallo stato e non spesi rientrano nelle casse) portandola a 3 anni. La regola è attuale.
Premessa II: il ministro Gelmini ha emanato, con grande pubblicità, il fondo ricerca FIRB giovani, a cui possono partecipare gruppi di ricerca il cui “group leader” abbia una età non superiore a 38 anni e non sia “strutturato”, cioè non abbia un contratto a tempo indeterminato come lo hanno professori e ricercatori “di ruolo”. Questa è una bella idea, veramente.
Regole del FIRB giovani: se un gruppo vince con il suo progetto di ricerca, il Dipartimento dell’Università a cui il gruppo appartiene deve anticipare, con i suoi fondi (che arrivano dal FFO, fondo di finanziamento ordinario, e servono un pò per tutto, dalla gestione amministrativa, all’erogazione di assegni di ricerca, alla manutenzione delle strutture), la cifra vinta dal giovane gruppo di ricercatori. Questo per i primi 3 ANNI.
Risultato: il nostro direttore di dipartimento è terrorizzato perché, siccome abbiamo un paio di gruppi con persone veramente in gamba, va a finire che vincono il FIRB.
Io dissi: “penso che alla fine si troverà un compromesso, vedrà che i fondi arriveranno”
Invece no, perché questo giochino è già stato fatto con i progetti FIRB precedenti, per cui il Dipartimento si trova con circa 1 milione di euro di bond argentini del MIUR (ministero ricerca e università), che non ha più i soldi in quanto perequati dal Padoa-Schioppa e dal Tremonti.
Saluto, mestamente, tutti.
Vostro F
Caro F, dolente amico, ma questa tua storia e’ fantastica… Se ho capito bene, fra tre anni i fondi risulteranno inutilizzati (perché mai versati) e quindi ritorneranno nelle casse (non ne usciranno mai), giusto? Sono i “pagherò”, le cambiali dei film di Toto’, quelle scritte con punto, puntoevvirgola eppuntoaccapo. Il Direttore di Dipartimento che spera di non vincere dovrebbe essere intervistato da tutti i giornali d’Italia, per spiegare come vanno le cose…
Abbracci Gio
Sì, cari e caro G. avete capito benissimo. Risultando erogati ma non spesi i soldi verranno perequati. Almeno se non viene cambiata qualche regola. Voglio precisare una cosa. Questo è un periodo difficile, ci sono pochi soldi e quindi non è giusto che l’università ne abbia più di altri. Passiamola. Quello che sarebbe simpatico è semplicemente smetterla di prendere per i fondelli la gente, se non ci sono i soldi non ci sono e basta, perché devono far finta di darli? Ma poi ve lo immaginate in sede decisionale da parte dei referee che sconvolgimento epocale! Discussioni del tipo:” secondo me, il progetto dei vostri ragazzi a Parma è in assoluto il migliore di tutti!” E il direttore di Parma: “francamente, credo che il migliore in assoluto sia il vostro a Roma”… “No, no, brutto stronzo, lo avete vinto voi”… “… Ma va a quel paese, il vostro è in assoluto il migliore”…
Per la questione giornali, entriamo in un tema di cui avevi scritto qualcosa tempo fa. Il direttore ha scritto ai giornali, ma non ha ricevuto risposta da nessuno.
Vostro F.