Urbanistica – Una chicca di ottimismo
Ricordate il progetto di via Puggia in Albaro? Grandi palazzine e tanti box in una zona verde, un insediamento forte ed impattante, che il Municipio tutto all’unanimità bocciò più volte. Che un gruppo di cittadini respinse al mittente grazie al Tar. Il ricorso procedette a ridimensionare: non più un trasferimento di volumi pari a quanto “tirato giù altrove”, ma la metà. Una sentenza che fece scalpore perchè retroattiva rispetto a quando fu presentato il progetto. Nel frattempo infatti si era stabilito che il coefficiente di edificabilità nei famigerati trasferimenti fosse 0,5 contro 1.
E qui sta la bella notizia: i costruttori si sono impegnati a ripristinare uno dei più bei parchi di Albaro, Villa Gambaro, che giace in miserevole abbandono, non soltanto per incuria ma anche per colpa di habitueès irrispettosi, in primis i “papà di Fuffi, Marilyn e Ossi”. Si faranno vialetti nuovi, ringhiere, un nuovo accesso per il quartiere di S.Martino: anche gli abitanti di qui potranno godere del giardino, nato come Parco della Rimembranza negli anni ’20.
Sensibili migliorie ottenute dai recuperi di una ex lavanderia e di capannoni industriali in via della Cella e via Geminiano a Bolzaneto, anche realizzando parcheggi peraltro necessari, ma con notevole recupero di spazio pubblico riqualificato.
Bene, aspettiamo il tutto, ma già siamo contenti, anche a Levante si vedranno i benefici degli intenti sociali che il legislatore aveva in mente con il trasferimento dei volumi nell’urbanistica.
(Bianca Vergati)