Stoppani – Picconate sul mostro, siluramento del commissario
Repubblica dell’uno e tre febbraio 2009 (“Stoppani, blitz del governo: il commissario deve lasciare”). Il commissario è, anzi era, l’avvocato Viglione scelto dal governo Prodi per guidare la bonifica della ex Stoppani dopo che al giallo del cromo e derivati che hanno impestato e impesteranno per decenni un’area di almeno 250 mila metri quadri si stava pericolosamente aggiungendo il nero del malaffare, della truffa allo stato, delle discariche abusive e quanto oggi si semplifica con la parola Gomorra.
Perché mandare a casa Viglione? Perché il suo incarico è scaduto e, anche se a dicembre (Repubblica 2 dicembre “Stoppani picconate sul mostro”) tutti i partiti, compreso l’ex assessore regionale all’ambiente di Forza Italia oggi deputato PdL, avevano avuto per lui solo elogi, si preferisce sostituirlo. Con chi? Vedremo. Temporaneamente l’incarico passa al prefetto in modo da oscurare il probabile cambio di rotta.
Perché così importante il commissario alla ex Stoppani? Per la salute, l’inquinamento…?
Se rispondete “per soldi”, non sbagliate. Per cominciare i 30 milioni di euro stanziati per bonificare l’area, di cui 18 ancora da spendere. A questi se ne aggiungeranno altri – si dice 900 – ma non è tutto. La torta più grossa è quella che verrà dopo, quando si deciderà cosa fare dell’area. Siccome in Liguria gli affari sono affari immobiliari è certo che la guerra per accaparrarsi l’area sia cominciata da tempo.
I primi a muoversi in questa direzione sono stati gli storici proprietari avvelenatori dell’area: la Stoppani spa che trasformata nel 1992 in Immobiliare (potenza dei nomi!) Val Lerone, assumeva l’impegno di bonificare durante il decennio successivo l’area che aveva scempiato nei quasi 100 anni precedenti. Invece passano 14 anni (sì!14) a far niente fino al 2 novembre 2006 quando il Corriere mercantile annuncia “Ex Stoppani, arriva il compratore”. A rilevare la spa” è l’immobiliare Feal controllata al 100% da Ecoge, azienda di Rivarolo guidata da Gino Mamone, specializzata in demolizioni e bonifiche. Tutti contenti in Regione; anche il sindacato esprime il suo apprezzamento.
Peccato che a rompere le uova nel paniere arrivino proprio a novembre notizie imbarazzanti: il compratore della Stoppani Val Lerone, l’accreditatissima EcoGe di Mamone, società plurinquisita per reati ambientali, discariche abusive e simili.
Bisognava metterci una pezza. Ci voleva un commissario, uno come Viglione. Il seguito nelle sue parole (Repubblica 3 febbraio 2009 “Stoppani silurato il commissario”) “Due anni fa, quando arrivai decisi con tre ordinanze di procedere alla sostituzione della Immobiliare Val Lerone la società che non aveva ottemperato agli interventi di bonifica richiesti dal ministro dell’Ambiente e che aveva firmato un concordato preventivo con la società EcoGe per un futuro utilizzo dell’area. Ordinanze che vennero impugnate dall’EcoGE attraverso un legale del calibro dell’ex sindaco Pericu ma che trovarono conferma dal TAR e dal Consiglio di stato”.
Il rischio che oggi incombe, ha detto Viglione, è la speculazione immobiliare, “un’altra ferita al territorio e ai suoi abitanti” che infatti la giudicano insopportabile (www.nostop.info; e-mail: info@nostop.info)
(Manlio Calegari)