Rotary – I turisti per caso del centro storico
Sabato 29 novembre. Per il dodicesimo convegno del Rotary di Genova, “I buchi neri del centro storico, le nuove etnie, la sicurezza, il Ghetto”, Auditorium di palazzo Rosso, tutti presenti: Prefetto, presidente della Circoscrizione, assessori, studiosi, tecnici. In sala una situazione surreale. Da una parte, le analisi, le considerazioni, i progetti illustrati dalla numerosa e qualificata schiera di oratori, dall’altra, un pubblico rigorosamente genovese e rotariano, molto, molto anziano che col centro storico aveva, al più, il rapporto di un turista per caso.
I “veri” abitanti della zona non erano stati previsti. Solo alcuni dei “liberi cittadini della Maddalena”, saputo per caso del convegno, avevano inviato un piccolo gruppo esplorativo.
I discorsi introduttivi dicono subito l’aria che tira: dal “Governatore” Marco Canepa (“nel centro storico ci passavo da giovane, ora non so più se sia percorribile”), alla moderatrice Anna Maria Parodi che afferma che “Vivere in Piazza delle Erbe è diventato un piacere” (inducendo risatine e un darsi di gomito nel gruppo dei liberi cittadini), mentre “Via San Luca è un buco nero, ci andavo a comprare le scarpe di qualità, ora è invasa dai cinesi: ma chi è che ci va a comprare dai cinesi!?… E un altro buco nero è Piazza Banchi, occupata dai disperati!”.
Ma quando iniziano le relazioni, la cosa si fa interessante. La realtà del centro storico viene analizzata da Gabrielli, Gazzola, Prefetto e dall’Assessore Corda sotto il profilo storico, urbanistico, economico, sociale, della sicurezza. Il direttore Urbanistico del Comune e l’Amministratore delegato di Arred (Agenzia regionale per il recupero edilizio) illustrano il Contratto di quartiere del Ghetto, dettagliando interventi urbanistici, culturali, sociali; precisano entità, provenienza e finalizzazione dei finanziamenti e tempi di realizzazione delle opere. Presentano grafici, fotografie, progetti.
Oliva, coordinatore del Piano di sviluppo locale della Maddalena, parla delle tappe previste per il recupero della zona. E’ l’unico che fa riferimento alla esistenza “di movimenti degli abitanti che stanno generando nuove idee”, e a dire che “E’ possibile avvicinarsi di più al territorio, i processi avanzano col dialogo e non solo con la tecnocrazia”
Vero, ma a questo fine, il convegno in questione è del tutto inutile: lì gli abitanti del centro storico con tutte le differenze e complessità di cui si è parlato in lungo e in largo proprio non ci sono. Ci sono solo signore e signori che, viene detto sull’invito, verranno “ristorati con un convivio al circolo Tunnel”.
In buona sintonia con loro Siri, presidente della Circoscrizione Centro Est, che si butta sul linguaggio espressivo: parla delle prostitute di via della Maddalena e finemente aggiunge “io le chiamo zoccole”, una del gruppetto alieno ribatte ad alta voce: “sono esseri umani come tutti” ma viene zittita da un signore dai candidi capelli: “Stai zitta tu!”, “Lei intanto mi dia del lei!” “io ti do del tu come voglio!”. Mah.
Si potrebbe pensare ad un miglior utilizzo del tempo e delle competenze di studiosi ed amministratori.
(Paola Pierantoni)