Radio 3 – La “Città degli uomini” secondo Brunetta
Democrazia è “trasparenza, assumersi degli impegni, dar conto di quello che si è fatto giorno dopo giorno. E’ gentilezza, e capacità di ascoltare”, Renato Brunetta
C’è bisogno di Stato, e precisa il Ministro, di un “Buono Stato, di una Buona Giustizia e di una Buona Sanità”. A lui il compito di raggiungere questi obiettivi, coadiuvato dai tre milioni e seicentocinquantamila dipendenti pubblici che devono capire che c’è un padrone. E il padrone sono i cittadini.
“Città degli uomini”, sabato 22 novembre ore 19.00, Radio 3. Tema: la Democrazia.
Sergio Valzania asseconda Renato Brunetta. Voce vellutata il primo, sereno e determinato il secondo.
Il Ministro espone lo stato dell’arte del suo operato e ricorda il calo di assenteismo del 44%. Chiede più efficienza e qualità, mentre si sta liberando dal “condizionamento oppressivo del cattivo sindacato”. Il “sindacato” spiega “deve rappresentare, non co-gestire”.
Il lavoro è tanto. E’ necessario partire dal linguaggio. I suoi predecessori hanno utilizzato, per comunicare all’esterno, il codice “normativo”, frasi come “ho predisposto la norma che consente di…”. Lui invece “combatte i fannulloni” e parla “con la gente, alla pancia della gente, al cuore della gente! Non al testo unico della norma del pubblico impiego”, per sincronizzarsi con i problemi delle persone, con la realtà.
Class action e customer satisfaction sono parole chiave per raggiungere la meta.
Brunetta evoca la Cina: “ogni transazione con la pubblica amministrazione deve concludersi con un giudizio, come su e-bay”. Ecco allora ecco le faccette che indicano il livello di soddisfazione del cittadino. Ogni transazione – che sia in ospedale, in comune, con il vigile, su treno, in qualsiasi luogo avvenga – deve concludersi con il giudizio del cittadino: “Stiamo progettando l’architettura”, un impianto informatico con faccette verdi, gialle e rosse. Tanti smile, affinché “chi offre un servizio stia più attento”, poiché ci saranno sessanta milioni di giudici: i cittadini.
Brunetta ricorda agli ascoltatori che ha fatto molto, pur essendo un Ministro senza portafoglio, e precisa che il governo, di cui fa parte, ha raggiunto – sondaggi alla mano – un consenso che oscilla da 55 al 60%.
A fine trasmissione Valzania chiede indicazioni sul vino più adatto per accompagnare un piatto di pasta e fagioli. Brunetta suggerisce un buon rosso delle Langhe. Terra di poveri e della originaria della Nutella.
Negli Stati Uniti – terra di Obama – tutto questo ha una definizione: “La-la land”.
Indica un luogo della mente, uno stato dell’anima in cui la fantasia e favole hanno il sopravvento. Renato Brunetta ha retorica e parole per stregare. Facile, quindi, rimanere incantati.
Ascoltare la trasmissione è utile viatico per chi – a sinistra – avesse voglia di analizzare il problema, partendo, appunto, dalle parole.
(Giovanna Profumo)