Albaro – Progettualità urbanistica e politica

Sorridente, spolverino grigio perla, nuance tutt’una con la capigliatura, arriva la Sindaco, puntualissima all’hotel Rex di Boccadasse, mercoledi 22 ottobre, nove di sera. Tanta gente, gruppi sparsi, fans del Pd, che l’incontro ha organizzato e gli infiltrati, quelli dei comitati. L’argomento è spinoso, si parla di Progettualità Urbanistica in Albaro e dalla Politica ci si aspetta di essere rassicurati sulla quotidianità proprio in momenti incerti come questi.


– Eredità, cemento in eredità -, sottolinea la Sindaco. E’ un fatto però che l’offensiva del mattone ha ripreso le danze. Hai voglia di dire: progetti già decisi, qualcuno Le precisa che d’ora in poi ogni mattone avrà soltanto la Sua targa.
– Ne sono consapevole -, ribatte Lei, ma snocciola implacabile numeri pesanti per coloro che si vedranno erigere 91 appartamenti e 200 box al posto della rimessa AMT di Boccadasse.
– Il dibattito pubblico ci sarà naturalmente, come è stato per l’area Boero, in tempi ristretti -, definendo però un bel progetto – a titolo personale s’intende – quello presentato dall’architetto Botta, che invece ha fatto inorridire ed allarmare i residenti. Ma le cifre sono quelle: novemila mq. di appartamenti e due piani interrati di parcheggi, lasciando senza fiato gli abitanti del quartiere. Poco importa se fra il traffico, le scuole, le strade, le più battute a Levante, i locali del Borgo, sicuramente la qualità della vita non migliorerà. L’area è venduta e gli acquirenti hanno i loro diritti: e i diritti dei cittadini che ci abitano già?
E gli spostamenti di volumi? Meno male che c’è il Tar, si sospira a bassa voce, PD e non.
– Gli Indirizzi di Pianificazione sono un “Non-piano”, linea verde e linea blu limiti imprescindibili- dice la Sindaco e glissa partendo da Urban Lab, passando dal porto, gli Erzelli, “un’opportunità per il Levante”: ma non era un ‘opportunità per il Ponente? Si libererà così l’area dell’Università. Eh già, la Villa Cambiaso s’è venduta e così la Villa Raggio, mentre ad Ovest le Ville si comprano. Per finire al Nuovo Lido: un’ occasione per il Levante…che deve cambiare, cambiare funzione, integrarsi con la Città.
L’assessore Margini, presente anche lui, interloquisce: ok alla variante di salvaguardia, però in questa città si sta sempre fermi, non se ne faccia nulla e peggio per tutti.
Si sa, bisogna accettare i cambiamenti, incentivare la vocazione turistica. Aspettando i duemila croceristi che per ora, imprecando contro il traffico nostrano, stanno in coda e al massimo comprano panino. Che guadagno per Genova, mentre altro cemento arriverà fin sugli scogli. Ora però si chiama “riqualificazione” e i giovani aspettino pure a mettere su casa e famiglia con gli affitti che girano e le case di lusso in programma, tanto hanno da aspettare il lavoro.
(Bianca Vergati)