Moschea – La Costituzione va rispettata
Bene ha fatto il Sindaco di Genova ad assicurare alla Comunità musulmana la destinazione di un luogo dove costruire la moschea, visto il flop di quella che si doveva erigere a Cornigliano su un edificio comprato dalla comunità islamica e una volta accertata la trasparenza dei mezzi per innalzarla. Garantito infine che la sua costruzione non gravi sulle tasche dei genovesi, sensibili a questi eventi. Ma troppi “se” e troppi “ma” si sono sentiti di fronte a un diritto su cui non si dovrebbe neanche discutere.
Perché, ad esempio, una moschea senza minareto? Come costruire una chiesa cattolica senza il campanile. Al diritto di culto non può associarsi anche quello ai propri simboli? Se si teme che il muezzin dall’alto del minareto possa turbare i sonni dei genovesi, basterà chiedergli di mettere il silenziatore alle sue grida, come si è fatto ripetutamente nei confronti delle campane, quando davano fastidio nottetempo a qualcuno un po’ debole di nervi. S ull’ipotesi dell’uso provvisorio della Commenda per la preghiera del venerdì, un’altra catena di riserve e di proposte per lo meno strane. Concessa non ai seguaci di Maometto, ma alle tre fedi monoteistiche perché possano confrontarsi, fraternizzare e pregare. Sarà vero che preghiamo tutti lo stesso Dio, ma lo facciamo in modi così diversi che mi sembra utopia riuscire a far convivere culture tanto specifiche nel momento della preghiera. I cattolici di chiese ne hanno fin che ne vogliono; devono solo tornare a riempirle. Gli ebrei non si radunano per i riti del Sabato nella storica Sinagoga di via Assarotti? I confronti ecumenici, poi, nascono solo se qualcuno li promuove e li costruisce con pazienza e intelligenza, come fa la Sant’Egidio, non come i funghi, tanto per dribblare i distinguo e i divieti incrociati. Se il Sindaco e il Consiglio Comunale ritengono che, in attesa della moschea, i seguaci di Maometto possano trovarsi a pregare il venerdì negli spazi della Commenda fino ra non utilizzati, non in quelli della restaurata antica chiesa di San Giovanni, non vedo quali ostacoli possano esserci. Non si sono radunati per la fine del Ramadan nella Loggia di Banchi, senza nessun problema per la città?
Sui tre moscardini in cerca di consenso elettorale che hanno lanciato la proposta referendaria, come se ciò che sancisce la Costituzione fosse materia opinabile, meglio tacer che dire. Francamente se fossi il Sindaco di Genova risponderei così: “Bene, una parte di Genovesi vi ringrazierà per aver sollevato il problema e vi premierà alle elezioni, se è questo che cercate, ma io vado diritto per la strada che ritengo giusta, col solo conforto del Consiglio e dei nostri elettori genovesi. So infatti che se aspetto ancora, il governo Berlusconi metterà di mezzo altri paletti, perché so dove l’odio e la paura del diverso, così ben coltivati dai leghisti e da quelli come loro, possono portare, ma la Costituzione va rispettata e tanto basta. Del resto pro-moschea si è persino espresso un berlusconiano doc come Gagliardi, che è tutto dire.
(Giovanni Meriana)