Un Galateo anche per gli amministratori

“Tursi regalerà ai genovesi un manuale di buon vicinato”. I consigli per una convivenza più civile -i più ragionevoli: non fare rumore, non insudiciare le strade, non fateci cacare i vostri cani e simili – sono elencati su un librino dal titolo “Il galateo della città”. Le segnalazioni provenienti da singoli cittadini, circoscrizioni, associazioni, vigili di quartiere sono state utilizzate per comporre un prontuario finalizzato a migliorare la convivenza urbana. Un modo anche per limitare il mugugno, tipico dei genovesi, e il coinvolgimento dell’autorità in beghe che potrebbero facilmente essere risolte col buon senso.


La notizia è stata data con grande rilievo – una intera pagina di Repubblica-il Lavoro del 31 maggio scorso – più di un mese fa, ma ad oggi nessuno in Comune sa che fine abbia fatto il “Galateo” dei genovesi. I vigili interpellati sulla materia mostrano di non saperne nulla.
Forse qualcuno ha deciso di soprassedere alla distribuzione del volumetto pensando che con “mensopoli” che non accenna a chiudersi mettersi a dare consigli di bon ton ai cittadini poteva risultare imbarazzante. In questi casi è meglio limitarsi a ricordare i comandamenti tipo non rubare, non dire falsa testimonianza e simili. O forse si è pensato di lasciar passare un po’ di tempo per far dimenticare le imbarazzanti sfuriate della sindaco che col bon ton poco avevano a che fare.
Aspettiamo a vedere cosa succederà. Ma al Comune dovrebbero riflettere almeno su un fatto: che come i cittadini sono chiamati a rispondere dei loro comportamenti anche il Comune è chiamato a fare lo stesso. E in questo caso dovrebbe farlo non per semplice buon gusto ma per l’impegno alla trasparenza assunto da questa amministrazione al momento dell’entrata in carica. Perché il cittadino è molto interessato a sapere quale sia il contributo della macchina comunale al miglioramento della convivenza cittadina. E non si contenta di dichiarazioni, impegni e numeri fatti balenare nelle conferenze stampa.
Pochi giorni prima che apparisse la notizia del Galateo i quotidiani locali hanno dato ampio spazio ad una storia notturna di gare di auto in piazza Rossetti, di scommesse, di fracasso infernale: tutte cose segnalate per settimane – ma inutilmente – alla vigilanza comunale sempre troppo indaffarata per poter effettuare un controllo. E solo due giorni prima dell’annuncio del Galateo, su Repubblica (28 maggio 2008) un genovese scriveva (“Corso Firenze calvario notturno”) che da circa 8 mesi i giardinetti Pellizzari di corso Firenze erano occasioni di raduni di auto e moto, con amplificatori sparati a mille fino alle 2 o alle tre del mattino. Alle sue, ma non solo sue, richieste di intervento la risposta era stata che “sarebbero stati predisposti controlli”. Ecco, questa è la questione: quali controlli, quanti, quando e fatti come?
(lettera firmata)