Lavoro – Dimissioni volontarie e incertezze temporali

Il Decreto Interministeriale del 21 gennaio 2008 concernente le dimissioni volontarie me lo aveva fatto conoscere Irina, quando a fine aprile ha dovuto presentare le dimissioni volontarie attraverso un servizio informatico fornito, tra gli altri, dal sindacato, una procedura che metteva termine alla tradizione delle lettere di dimissioni già firmate prima ancora di essere assunti. Comunque la notizia pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro è già obsoleta, in quanto dal 25 giugno 2008 la procedura di dimissione volontaria è stata riportata al passato, facendo tornare operative le lettere in mano ai datori di lavoro.


Un po’ oscurato dai grandi temi della sicurezza pubblica, dei processi rimandati, dell’Italia che non ha passato il turno agli Europei, la notizia esce in poche righe sullo stesso sito (http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/News/20080626_DimissioniVolontarie.htm), un AVVISO IMPORTANTE, relativo al DL n. 112 del 25 giugno 2008 che cancella l’articolo relativo del precedente decreto di gennaio che chiamerei il Decreto Papa Giuliani, appena 4 mesi di vita, con costi per i siti web autorizzati a svolgere il servizio e serviti a nulla. Amen.
Veramente significativa la mossa del governo che pur promettendo di informatizzare qualsiasi cosa che riguardi la gestione della cosa pubblica si lascia invece scappare questa cosettina che interessa migliaia di italiani, facendola ripiombare nella carta più indegna. Siamo solo a giugno, di solito le grandi imprese legislative che cambiano l’Italia si svolgono ad agosto subito prima delle ferie in modo che le stesse siano offuscate dalle vacanze estive o nel canonico 31 dicembre (per evitare qualche mega multa comunitaria per i ritardi rispetto al resto dell’EU). Questa volta bisogna dare atto al governo che sta cambiando la tradizione con un fervore a colpi di DL, DM e ordinanze speciali, sistema sicuramente efficiente. Tanto visto quello che succederà presto con la censura dell’informazione e il divieto di indagine, che volete che sia essere licenziati senza preavviso quando il lavoro manco si trova se hai il fidanzato (vedi Daphne, Oli 193).
(Stefano De Pietro)