Ilva 1. Pensa male Repetto ed è facile indovino
Qualcuno ricorda i titoli dei quotidiani locali alla fine del Luglio scorso? Finalmente Cornigliano e Ilva erano in dirittura d’arrivo; cominciava un'”era nuova”. Perfino il sindaco di Genova noto per la sua sobrietà esternatoria si faceva prendere la mano (quotidiani del 23 luglio, “La Cornigliano che voglio”): voglio – diceva – una cittadella industriale di altissima qualità, spazi moderni per la portualità, luoghi espositivi per l’arte contemporanea e per ricordare il passato industriale.
Meno lirico il suo collega Repetto, presidente della Provincia. Prima di firmare, aveva detto, voglio vedere i soldi. Non capisco, aggiungeva, perché il governo invece di iscrivere la spesa dei cinquantacinque milioni nella Finanziaria, che è solo un documento di programmazione economica, non finanzia una legge che comprenda un solo articolo: cinque milioni di € l’anno per dieci anni? In questo modo tutti avremmo la certezza che non scompariranno da un momento all’altro. Parole ragionevoli che, nell’entusiasmo generale per la conclusione data per imminente, sembravano peccare di cautela.
Invece è successo che tra la fine di settembre e i primi giorni d’ottobre i soldi della bonifica Ilva, da tutti indicato come l’ultimo ostacolo alla conclusione di una vertenza che da mesi non fa un passo, sono apparsi e scomparsi più volte dalla Finanziaria. Il 29 settembre c’erano ancora ma il 5 ottobre scomparivano definitivamente, insieme a quelli di altri 17 simili provvedimenti, in quanto “localistici” ed estranei allo spirito di una legge Finanziaria. Perché allora scegliere quella strada? Perché, rispondono i dietrologi, l’impegno nella finanziaria è generico, non richiedeva una effettiva copertura di cassa e aveva lo scopo di rassicurare Biasotti di fronte al suo elettorato. La Lega però chiedendo di cassarli ha scoperto le carte e ora tutto deve ricominciare da capo. E perché l’opposizione non si è battuta da subito e chiaramente per il finanziamento d’una legge apposita? A questa domanda non è ancora stata data alcuna risposta.