Sulle colline liguri nuova ondata di cemento

Lettere al Secolo XIX, 29 marzo 2008
Vorrei sottolineare la gravità della nuova onda speculativa che sta colpendo la regione. Il fenomeno si sta rivolgendo verso la prima collina (la costa ha già dato). Da Ponente (Alassio, per esempio) a Levante (Casarza Ligure, Zoagli) è tutto un fiorire di case con annessi box e giardino. Le colline intorno ai centri abitati sono un pullulare insopportabile di gru e reti arancioni. Una nuova cementificazione ancor più subdola perché non figlia dell’abuso ma della cosiddetta “pianificazione”.
Evidentemente si è deciso che in Liguria debba essere applicato il concetto di città diffusa con buona pace del consumo di suolo e acqua, dell’irreparabile danno paesistico e, non ultimo, dei tradizionali profili edificatori collinari. Il nuovo miraggio del ligure medio pare essere quello di possedere la casetta sulla prima collina lontano dalla confusione e dall’inquinamento delle nostre cittadine. Peccato che in questo modo il problema non si risolve ma lo si sposta, aggravandolo.
(Riccardo Lertora, Genova)