Telecamere – Se disciplinare il traffico è una perdita di tempo
Repubblica 23 ottobre 2007: “Arrivano i tutor. Guai a chi corre… Telecamere intelligenti sulle principali arterie cittadine. Progetto della società Autostrade per il comune di Genova: 21 “macchine” per il controllo della velocità”. Quattro sulla Sopraelevata e altre 17 sulle più importanti arterie cittadine. Il costo varia: più alto se verranno impiegate anche per l’analisi di rischio. Il tutor infatti individua, nei tratti monitorati, la velocità media delle vetture, rilevandone i numeri di targa. Rischi di contestazione? Impossibili. “Immagini ad alta definizione” ha scritto il Secolo XIX (28 ottobre ’08).
Repubblica 2 dicembre 2007: “Multe sulle corsie gialle. Le telecamere battono i vigili. Da febbraio a novembre 45 mila multe provocate dagli occhi elettronici. Gli ausiliari fermi a 30 mila”; i vigili a 6000.
Repubblica 22 febbraio ’08: Gli occhi del “grande fratello” sono diventati 3000! Verranno mappate tutte le telecamere per controllare le zone buie. “Non possiamo perdere tempo controllando palmo a palmo tutto il territorio, non ci resta che affidarci a un avviso pubblico: chi vuole aderire all’iniziativa dovrà semplicemente fornirci via, numero civico e tipo di telecamera. Successivamente il comune manderà un addetto per verificare il suo raggio d’azione”.
“L’archivio – annuncia l’assessore alla sicurezza – permetterà alle forse dell’ordine di poter contare su un aiuto in più per prevenire e risolvere i reati soprattutto nelle zone sensibili…”. La mappatura è uno dei quattro progetti che rientrano nel patto per la sicurezza discussi con il prefetto Cancellieri e che impegneranno un quarto dei due milioni di euro stanziati da comune, provincia e regione.
E’ il futuro che si mette in moto. E il presente? Eccone uno scampolo visto dalla mia finestra. piazza Marsala: i blocchi messi a difesa della parte centrale sono stati divelti e spostati verso l’interno lasciando così spazio a posteggi abusivi con gravi rallentamenti del traffico. I quattro attraversamenti ai lati della piazza sono sistematicamente occupati da mezzi in posteggio che producono un pericoloso oscuramento della zona di passaggio. Vari motocicli sono quotidianamente posteggiati, durante tutta la giornata, sui marciapiedi che circondano la piazza. Ogni giorno centinaia di macchine che discendono da via Goito entrano in piazza percorrendo un senso vietato. Che altro? Il telefono, si capisce. Una indagine sul traffico nelle principali città italiane ha stabilito che almeno il 20% degli automobilisti usa il cellulare durante la guida. Ad osservare quelli che percorrono la piazza sembra una percentuale persino modesta che diventa irrilevante nella statistica dei v erbali genovesi.
Questo è il presente. Il futuro è l’occhio elettronico?
(Manlio Calegari)