Enti pubblici/2 – Ingegneria finanziaria e politica notarile

Cosa immobilizza un’efficace amministrazione esponendola a possibili gravi errori?
Una risposta l’ha data l’ex sindaco Giuseppe Pericu nel libretto “Genova nuova. La città e il mutamento” (Donzelli editore, 2007, euro 15,00) scritto insieme ad Alberto Leiss. Sostiene che “il rispetto della legge rappresenta anche un obbligo morale ineludibile […] I grandi interventi in città fatti per il G8 e nel 2004, le operazioni di alienazione del patrimonio, i processi di riorganizzazione e le conseguente esternalizzazioni, si sono svolte senza conseguenze negative sotto il profilo del rispetto delle leggi vigenti. Rispettare la legge non significa tuttavia sviluppare le sole attività che la legge espressamente autorizza… Esistono spazi nell’ambito della più generale capacità di operare anche nella sfera del diritto privato, in cui l’attività si estrinseca certamente nel rispetto della legge, ma a volte anche in assenza di una specifica preventiva previsione n ormativa”. Gli esempi concreti per l’azione del Comune di Genova, scrive l’ex sindaco, sono molti: “sicuramente di particolare significato è stata la gestione esternalizzata del patrimonio, oppure la stipula di accordi con altri soggetti pubblici e privati”. L’amministratore che si limitasse ad operare solo dando concreta attuazione a quanto previsto dalle leggi – conclude Pericu – avrebbe ben limitati spazi di attività (p. 103) (Repubblica, 11 febbraio 2008).


Ma le operazioni compiute seguendo queste linee di azioni possono rivelarsi anche piene di insidie. A giudicare almeno dall’inchiesta della Finanza sulla scissione di Ami e di Amt. “Procedura per la quale oggi si sta valutando l’operato della giunta di Giuseppe Pericu, così come dei vertici di Amt e di Ami prima dell’ingresso dei francesi di Transdev. L’ipotesi degli inquirenti è che si sia trattato di un alleggerimento per scaricare i costi di Amt e renderla appetibile al socio privato”. L’inchiesta “rischia di avere un effetto terremoto sulle sempre più frequenti creazioni di società private a controllo pubblico” (Repubblica, 2 febbraio 2008).
(Oscar Itzcovich)