“Rapimenti” elettorali
Disagio. Grandissimo disagio, imbarazzo, e un sentimento di vergogna per interposta persona mi colgono mentre leggo i nomi della caccia alla candidatura “di richiamo” che iniziano ad affollare le notizie di stampa. Tanto maggiore questo imbarazzo, questa vergogna, quanto più alto è il profilo etico, umano, intellettuale, il valore simbolico di testimonianza civile delle persone tirate a mezzo. Don Andrea Gallo, Roberto Saviano, e l’operaio Antonio Boccuzzi sopravvissuto alla Thyssen vengono corteggiati. Tentativi di seduzione in corso, a cui mi sembra (e mi auguro) stiano resistendo.
Nelle precedenti elezioni era toccato a Sabina Rossa e ad Heidi Giuliani. Incapace di dare prova del proprio contatto con la realtà sociale, e del proprio profilo etico, la politica di sinistra e di centro sinistra, colta dal panico di non riuscire a comunicare le sue buone intenzioni, tenta la via del rapimento. Come se la lotta alla camorra, alle morti sul lavoro, alla esclusione si potesse fare sequestrando le persone, strappandole alle cose che sanno fare così bene. Basterebbe ascoltarle, queste persone. Lasciarle operare dove operano, ed ascoltarle.
(Paola Pierantoni)