Trasporti – Le parole del viaggiatore e quelle degli esperto

Un giorno, forse 10 o 20 anni fa, le parole dei cittadini si sono separate da quelle della politica. Non solo nel senso del gergo – la politica usa il politichese – ma anche nei riferimenti; quelli che permettono di guardare alle stesse cose anche parlando lingue diverse. Prendete il caso dei trasporti, bus, metro, treni… Le parole con cui i cittadini parlano dei mezzi di trasporto, orari, frequenza, rispetto dei tempi di percorrenza, si trovano ormai solo nelle lettere ai giornali o negli appelli dei comitati di viaggiatori. Alludono a fatti che le analisi della politica ignorano. Analisi dove il viaggiatore, quello in carne e ossa, che aspetta il bus che non arriva, che prende il treno sempre in ritardo -quello sporco con le pulci o quello pulito ma con i cessi fuori uso – lo stesso viaggiatore che deve decidere se continuare a prendere un mezzo pubblico o andare in macchina magari con dei colleghi, non c’è proprio.


Sole 24 Ore 16 gennaio 2008 “Liguria: sono allo studio accorpamenti per risparmiare e più integrazione tra gomma e ferro. Il trasporto locale si concentra”. Axteria, una società di consulenza dell’assessorato ai trasporti della Regione, ha fornito le stime base del dibattito sulla riforma del Trasporto pubblico integrato (Tpl). Nel 2007 i costi hanno superato i 425 milioni a fronte di un “valore della produzione” di 397 milioni.
Il 2007 si è chiuso con 28,5 milioni di debito; il 2011 si annuncia con un debito di 41 milioni. In Liguria ogni anno 206 milioni di persone salgono su un bus; per 3/4 dei casi un mezzo Amt… “Le parole d’ordine – ha detto l’assessore regionale -sono efficienza, accorpamenti per creare economie di scala e poli più competitivi”. Come? O “un unico macro operatore gomma ferro”, o “due gestori distinti gomma e ferro”, o “due soli megabacini” oppure tre bacini… La società di consulenza ha anche calcolato l’entità del risparmio corrispondente alle diverse opzioni. In ogni caso per guidare il cambiamento sarà varata una nuova azienda regionale; d’accordo i sindacati.
Repubblica, stesso giorno (Genova cronaca), “Amt, la rivoluzione corre sul filobus. E per l’estate si pensa a nuovi tagli”. Per giugno e settembre sono allo studio tagli e accorpamenti: in altre parole la tradizionale carenza di mezzi di luglio e agosto si estenderà ai mesi vicini!
Ancora Il Sole 24 Ore 16 dicembre 2007 “Ferrovie perde ogni giorno 7,7milioni di pendolari”. “L’Italia ha fame di treni per i pendolari ma né le ferrovie né il sistema sono in grado di mettere in piedi un servizio tale da attrarre quegli 11 milioni di persone che ogni giorno viaggiano da casa al lavoro scegliendo per la maggior parte dei casi l’automobile”. Sta scritto, corredato da dovizia di dati ed esempi, sull’ultimo rapporto del Censis sul pendolarismo. Con parole umane; evviva.
(Manlio Calegari)