Fondi UE – Finanziamenti a prescindere
“Gender & Climate” è il titolo del progetto finanziato dalla Comunità Europea, divenuto in seguito ad una recente inchiesta del Secolo XIX l’icona della giostra surreale dei finanziamenti dell’Unione Europea (“Sessi e clima, paga l’UE”, 3 dicembre 2007).
Il progetto collega i fallimenti nella salvaguardia del clima alla bassa percentuale di donne che rivestono ruoli tecnici e decisionali nel campo della tutela ambientale e ne analizza a fondo le cause. Sproloqui deliranti e senza senso? No, un’altra realtà emerge dall’articolo. Sono chiavistelli per aprire i forzieri della Comunità Europea e attingere un fondo di poco più di 16.000 euro, con i quali è stato possibile far viaggiare, lavorare e professionalizzare una ragazza di 22 anni. Per cui il “gender mainstreaming”, formula che indica “la presa di coscienza delle diversità esistenti tra le esigenze e gli interessi degli uomini e delle donne in tutti i programmi [della UE] nell’ottica delle pari opportunità” ( http://e-learn.provinz.bz.it/data/copernicus/lm_data/lm_9875/definition/gender_mainstreaming.html), diviene il cavallo di battaglia (o di Troia), per accedere ai fondi e ritagliarsi la possibilità di realizzare un progetto.
Il senso è riassumibile nel principio di Lavoisier: nulla si distrugge e tutto si trasforma, se non altro in posti di lavoro, perfino per i fondi dell’Unione Europea. A prescindere.
(Eleana Marullo)