Italia assente nella biblioteca europea on line
Mi reco in una nota biblioteca pubblica della mia città (Torino). Cerco un libro raro, nulla di che, un testo del XVIII secolo sulla vita di alcuni personaggi politici. Gli addetti mi guardano con fastidio. Il testo è conservato in un fondo particolare. Occorre compilare in triplice copia la richiesta di consultazione, dopo avermi richiesto una lettera di presentazione di un qualche docente universitario, che non possiedo dal momento che non sto facendo tesi o altre attività legate all’università. Quindi mi dicono di tornate tra 5/6 giorni, in quanto la sala dove il volume è collocato si trova in un’ala del palazzo non raggiungibile dal personale di sala in quanto non a norma.
Per cui solo una volta alla settimana qualcuno va a recuperare le ordinazioni. Una settimana dopo sono nuovamente in sala consultazione. Finalmente metto la mano sul libro che intendo consultare. Piccolo, rilegato in cuoio, profuma di carta antica. Ammetto che sono proprio felice. Lo apro, lo osservo, inizio a cercare le notizie interessanti che mi possono servire, a trascrive dati… mi dispiace, deve tornare domani, oggi la biblioteca, per mancanza di personale tiene aperto solo la mattina! Arrivo a casa, più arrabbiato che altro. Accendo il computer, entro in internet, accedo alla pagina di Google ricerca libri… inserisco nel motore di ricerca il titolo… cerco tra le opzioni “visualizzazione completa” e trovo con sorpresa il libro che stamane ho lasciato in biblioteca… ciò significa che il libro che ho inseguito per due settimane in meno di 10 minuti dall’accensione del pc è ora presente nella memoria rigida, un file di pochi MB in formato pdf. Il tutto gratuitamente. Rimango pur sempre un partigiano della carta e domani spenderò 10 euro in copisteria per avere una copia mia del libro tanto agognato, da leggere, studiare… Mentre intere biblioteche rimangono a far la muffa in imprecisati ed irraggiungibili scantinati, Google, insieme ad alcune università americane, ha messo on-line entro il marzo del 2007 un milione (1.000.000) di libri, che ora possono essere letti, utilizzati, senza penose lotte in biblioteca. Insieme a questo c’è anche Gallica, il servizio digitale della Bibliothèque nationale de France. Nel 2004 contava almeno 100.000 volumi messi a disposizione. Google sta mettendo in rete volumi che appartengono a collezioni statunitensi, e sembra questa una chiara risposta alla costruzione della BNF e di Gallica. Al punto che francesi, italiani ungheresi e portoghesi si sono accordati per realizzare Europeana. La BNF ha messo a disposizione 7.000, 5.000 gli ungheresi, poche centinaia i portoghesi… mentre le biblioteche italiane non hanno fornito alcun volume! Ritorno su Google ricerca libri; prima di cena avrò “collezionato” almeno un centinaio di nuovi libri!
(Jean Cerino Badone)