PD – A Genova il nuovo sempre in ritardo
Col partito democratico comincia una nuova stagione. È la promessa- programma di Walter Veltroni, lo slogan della sua cavalcata verso la segreteria del nuovo partito, la speranza di tutti i delusi della sinistra e delle passate stagioni. E con le sue prime mosse Veltroni sta dimostrando di crederci davvero: spazio alle donne, facce nuove, organismi più agili, presenza della società civile nel sancta sanctorum del partito.
La domanda spontanea che sorge in periferia è la seguente: succederà anche a Genova? Perché qui di tutti questi cambiamenti non è che ce ne siamo molto accorti. Il coordinatore del nuovo partito è il vecchio segretario regionale dei Ds, negli organismi del nuovo partito ci sono tutti i vecchi amministratori, segretari, maggiorenti Ds e Margherita, e per quanto riguarda i nuovi incarichi pubblici, tutto scorre come prima. Alla presidenza dell’aeroporto di Genova che se non è l’ultimo in Italia è il penultimo prima di Alghero, hanno richiamato il vecchio presidente di qualche anno fa. Del quale, ci perdoni, proprio non riusciamo a ricordare alcuna decisione o iniziativa che giustifichi questa (nuova?) nomina. E infine tra le ipotesi di successione dell’attuale presidente dell’autorità portuale di Genova quali sono i nomi che si fanno? Sempre gli stessi che da qualche anno si alternano da una poltrona all’altra, Carbone, Mazzarello, Margini, eccetera.
A Genova succede così: il nuovo presidente della regione è l’ex sindaco, ex ministro, il nuovo sindaco è l’ex presidente della provincia, ex parlamentare europea. il nuovo presidente della provincia è quello di prima. È mica colpa loro, evidentemente è la città che non sa esprimere altro e si affida sempre agli stessi. Col risultato che farà la fine del suo aeroporto.Veltroni, se ci sei batti un colpo.
(Anna Pisani)