Bilancio oscuro alle CinqueTerre

Pubblicata su “Il Secolo XIX”, 3 novembre 2007
Il Tar di Genova ha respinto il ricorso dell’associazione ambientalista “Verdi,Ambiente e Società” con il quale si chiedeva di poter prendere visione dei bilanci del Parco nazionale delle Cinque Terre. Bilanci che fino a oggi, nonostante le innumerevoli richieste, non sono mai stati resi pubblici.
Da un articolo del Secolo XIX del 19 ottobre si evince che i documenti richiesti non sono riconducibili alla nozione di informazione ambientale e che, quindi, la richiesta è irragionevole. Secondo i giudici, la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi non può permettere un indiscriminato accesso alla documentazione di un ente per cui, se così fosse, l’associazione avrebbe poteri ispettivi che non le competono.
In altre parole i giudici negano a noi cittadini la possibilità di conoscere in che modo vengono spesi i soldi pubblici. Ma se i bilanci per legge sono pubblici, c he “poteri ispettivi” potrebbero mai avere dei cittadini nel richiederli?
Con questa sentenza, il Tribunale ha dimostrato di non stare dalla parte dei cittadini, in nome dei quali amministra la giustizia, ma giustifica un modo di gestire la cosa pubblica che, nei fatti, è intoccabile, inarrivabile, autoreferenziale. Ciò è tipico di uno stato autoritario.
Infine, se gli ambientalisti non possono più occuparsi di un ente che istituzionalmente deve preservare il territorio, che cosa devono fare?Vestirsi di giallo e partecipare a qualche celebrativo raduno ecologico per raccattare cartacce?
(Marco Castagneto)