Lettere – Pensioni da vergognarsi e sprechi interessati
Cara Oli, ecco alcuni temi che potrebbero interessare se davvero si volesse avvicinare la politica alla realtà della vita dei cittadini.
1. Stabilire un tetto alle pensioni e una minima più equa. Si tratta di un principio chiaro e ragionevole. Chi guadagna molto ha modo di fare gli accantonamenti che vuole, assicurazioni private e simili, per garantirsi una vecchiaia tranquilla. Chi guadagna poco o pochissimo avrà comunque diritto ad una pensione minima che gli permetta di sopravvivere.
Non si comprende perché chi ha uno stipendio molto elevato debba avere anche una pensione elevata. La quota che versa al fondo pensioni aiuterà i meno abbienti ad avere una pensione non da fame.
La richiesta è che venga ristabilito un tetto per le pensioni (ragionevolmente non dovrebbe superare 10.000 euro mensili) e che sia presa in considerazione l’opportunità di attenuare o eliminare le differenze tra pensione minima e massima. Un rapporto 1:10 potrebbe essere accettabile.
2. Una richiesta ai ministri dei Trasporti e dell’Ambiente.
Come mai non è stata ancora abrogata la legge Lunardi che impone di tenere in permanenza i fari accesi? Dopo un anno dalla sua introduzione non era risultata alcuna riduzione significativa di incidenti. E quando questa si è riscontrata era solo per l’introduzione della patente a punti (effetto benefico anch’esso già superato)! Si tratta di una legge che, oltre a determinare un maggior consumo energetico, sembra destinata ad avvantaggiare solo chi fabbrica lampadine e batterie e non il viaggiatore.
(Gilberto Salmoni)