Cambiare è possibile?/3 – Giovani e di sinistra stregati da Grillo

Il 60% dei “grillanti” si trova tra gli elettori del PD”. Lo scrive Ilvo Diamanti su Repubblica il 14 settembre precisando che, del 43% degli intervistati d’accordo con il comico, il 58% vota centro sinistra, mentre il 32% sta con la CdL. Hanno tra i 35 e 55 anni, un titolo elevato di studio e sono lavoratori autonomi, ma, soprattutto, impiegati, tecnici e dirigenti. Quindi, senza grilli per la testa.


I frequentatori assidui del suo blog hanno tra i 25 e i 44 anni, sono molto istruiti, fanno i liberi professionisti, o i tecnici, o gli impiegati; “svolgono attività intellettuali e votano largamente centrosinistra. Ma più a sinistra che al centro”.
“Comunque” spiega Diamanti, “quattro su cinque dei firmatari e sostenitori del V-people non frequentano il blog. Il 20% di essi, pertanto, non usa internet”.
Dal sondaggio alla piazza. La platea di Grillo abbraccia molte fasce d’età. Nei video si intravedono anziani, giovani che suonano e ballano, famiglie, coppie. Un blob umano, più che un blog, che potrebbe contaminare il paese, scivolando nelle case, sgusciando tra le inferriate, corrodendo alla base, appunto, i bastioni di una politica incapace di dargli ascolto.
Alla festa dell’Unità di Bologna, l’ultima prima della nascita del nuovo partito, gli ottomilacinquecento posti a sedere sono andati esauriti. E non si trattava di uno spettacolo a sorpresa. Il comico, infatti, ha ribadito quanto va dicendo da tempo, con un’ironia volgare, spietata, fastidiosa. Con una rabbia che non piace a commentatori e politici. Ma piace alla gente. Il suo teatro smonta, svela, denuncia componendo uno ad uno i pezzi di una politica che in molti non tollerano più. Il Grillo giullare non sta nei ranghi, deborda come un fiume in piena senza risparmiare nessuno.
Sul sito spicca la proposta di certificazione per le future liste civiche alle elezioni comunali: “Perchè”, scrive Grillo, “i comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica con le liste civiche. Le liste che aderiranno ai requisiti che pubblicherò sul blog tra qualche giorno avranno la certificazione di trasparenza “beppegrillo.it”. Requisiti indispensabili: non essere iscritti a partiti ed essere incensurati. Ma lui non promuoverà nessuna lista e non parteciperà a nessuna manifestazione alle prossime elezioni.
Sul blog – per ora – nessun commento alla nascita delle liste del PD.
Diamanti ammonisce: se la creazione del PD fosse una finzione, viziata da giochi di potere, pilotati dai soliti noti, e se il nuovo partito risultasse incapace di cambiare davvero, si potrebbe parlare di un ritorno al 1992, che quindici anni dopo potrebbe “liquefare la sinistra”.
(Giulia Parodi)