Terza età – “Vecchio sarai tu” e il problema non c’e’ più

Mentre la Regione regala computer, macchine fotografiche digitali e offre palestra gratis ai primi 2.000 arrivati, avvengono interessanti eventi paralleli.
L’oggetto sono i malati di Alzheimer assistiti nei “centri diurni” delle varie strutture assistenziali pubbliche (Istituto Brignole e San Raffaele di Coronata), ONLUS (come il Don Orione), o a fini di lucro (come la Città di Genova). Posti complessivi: 120. Lista di attesa: 3.000.


Fino al 30/6/04 ogni struttura riceveva dalla ASL una quota che copriva le spese di trasporto quotidiano da e verso casa (18 €), le spese di assistenza sanitaria (20 €), e le spese alberghiere (5 € carico del Comune per gli utenti sotto la soglia ISE, e altrimenti a carico dell’utente): complessivamente 43 € giornalieri.
Cosa cambia a giugno? Beh, le strutture non riceveranno più nulla a copertura delle spese di trasporto che finiscono quindi fatalmente a carico dell’utente, inoltre cresce il peso relativo della quota alberghiera. Risultato: da giugno 2004 in poi gli utenti più poveri che prima non pagavano nulla, pagano 7€ al giorno per il trasporto, e quelli meno poveri ne pagheranno almeno 17 (trasporto più accresciuta quota alberghiera). Il Fondo Sanitario Regionale però risparmierà un bel po’. Però che idea!
Ma non è finita qui, perché un altro discorso interessante riguarda la qualità del trasporto che ora viene offerto, si fa per dire, agli utenti. Dato infatti che questo costo ora finisce sugli utenti, più di tanto caro non si poteva far pagare, ed ecco quindi che il Brignole fa una bella gara al super massimo ribasso, vinta, appunto sulla base di 7 € per giorno per persona, non da una azienda o da una cooperativa, ma da una “Associazione di promozione sociale” denominata “Apici”, che non ha soci-lavoratori, ma solo soci, e che quindi, per rispondere alla bisogna ha messo sul Secolo XIX annunci tipo: “Cercasi autista automunito per trasporto anziani”. All’autista automunito (dotato di semplice patente B) viene dato il rimborso chilometrico. Ci assicurano di aver visto signore che caricano i loro due o tre anziani sulla via di fare la spesa, depositandoli poi al centro diurno di destinazione. Alt: ricordiamoci che non si tratta di accompagnare la nonna dai nipotini, ma di far arrivare sani e salvi dei malati di alzheimer, patologia quanto mai difficile, rischiosa e di non facile governo, presso centri sanitari.
Ora pende di fronte al TAR il ricorso di Coage, la cooperativa che aveva gestito il servizio; e in attesa di sapere come va a finire, è interessante vedere come se la cava la Regione: con una battuta. Ha tappezzato i muri di manifesti con l’immagine di una vigorosa signora che dalla palestra replica: “Vecchio sarai tu”. E il problema non c’è più? Fosse così semplice…
(Paola Pierantoni)