Depuratori/1 – Poca informazione molte parole
12 giugno 2007 (Repubblica) “Corso Italia bagni vietati. Da tre giorni l’Arpal segnala la presenza di coliformi fecali ma lo stop arriva solo oggi. Disco rosso del comune per 6 stabilimenti balneari”. Cosa è successo? Tra le ragioni possibili la dirigente Arpal indica: perdita fognaria, versamento di navi in transito, allacciamenti illegali. Arpal fornisce anche una notizia tranquillizzante, purtroppo relativa a due anni fa: d’accordo con i vigili Settore ambiente e CC nucleo operativo ecologico hanno stabilito che l’alga tossica del 2005 non c’entrava col topicida (leggenda dell’estate 2005).
13 giugno (Repubblica) “Mare inquinato: Punta Vagno nel mirino, il depuratore in riparazione scarica direttamente in mare. Notificata ieri ai titolari degli stabilimenti l’ordinanza del sindaco che vieta… Sul sito dell’Arpal visibile la zona inibita… Primo indagato il depuratore… Possibile? “Non possiamo escluderlo” dichiara il responsabile dell’unità operativa Arpal.
Si viene a sapere che Amga sta facendo manutenzione al fangodotto, la conduttura che da Punta Vagno trasferisce i fanghi alla Volpara e che poi vengono rispediti a Punta Vagno per andare in mare (Davvero! Funziona così). L’amministratore delegato dell’Amga ha promesso che “l’impianto potrà ripartire”. Quando? chiede il cronista. Sembra da oggi (13 giugno).
14 giugno (Repubblica) Niente da fare non è ripartito “Depuratore ancora fuori causa. Allarme continuo in corso Italia. Ci vorranno almeno altre 24 ore. Sembra che sia stato danneggiato un cavo Enel e l’intero l’impianto è stato fermato. Lo ha detto l’amministratore delegato di Mediterranea Acque, la società scorporata da Amga che gestisce gli impianti di depurazione. “Abbiamo fermato il fangodotto lo scorso febbraio… per il risanamento di un pezzo di conduttura in Valbisagno e un tratto di tubazione che dal depuratore scarica in mare. Trecentomila euro di spesa che dovrebbero garantire un’estate con il mare relativamente pulito.
Domanda: Perché iniziare i lavori in primavera pregiudicando la stagione balneare? Risposta: “Perché i lavori non possono essere fatti in inverno quando il Bisagno è in piena”. Qualcuno ha visto acqua nel Bisagno durante tutto l’inverno? Sì, l’a.d. di Mediterranea!
Ancora Repubblica: è da sabato 9 giugno che il sito Arpal informa della presenza di coliformi e streptococchi fecali (“di sicura origine organica, precisa, il responsabile dell’Unità operativa Arpal) ma solo ieri il sindaco ha firmato l’ordinanza di divieto di balneazione.
Quanta insistenza; vuoi vedere che gatta ci cova?
(Manlio Calegari)