Elezioni – Chi non ha capito, i 40.000 o la casta?
“Quarantamila voti in meno” (al centro sinistra); “Voto complesso”; “Fuga dalle urne”. Così Repubblica del 29 maggio 2007, giorno successivo all’apertura delle urne. Ora, si annuncia, comincerà l’analisi del voto. Repubblica registra le dichiarazioni di due protagonisti DS. Tullo, il segretario regionale, ribadisce più volte: “paghiamo la difficoltà a far capire l’azione del governo”. Margini, super assessore con delega allo Sviluppo economico, consigliere di amministrazione di Iride Spa, forse futuro assessore, si muove sulla stessa linea. “c’è un giudizio generale negativo sull’azione del governo (Prodi, nda)”.
Nessun dubbio che il voto esprima un giudizio sul centro sinistra che da 10 anni governa la città. In ogni caso, sono gli elettori che non hanno capito: l’azione di governo, il partito democratico, l’importanza del voto ecc.
Sarà davvero così? Per saperne di più si potrebbe chiedere lumi a un po’ di quei 40 mila (ne conosco: non sono persone che si tireranno indietro) e ai 14 mila delle schede bianche, perché non sono andati a votare, o hanno annullato, o hanno lasciato in bianco. Per chiedergli – prima di accusarli di non aver capito – che cosa hanno capito.
Chissà che non ne esca qualcosa di utile per il futuro governo della città.
(Manlio Calegari)