Informazione – Destra e sinistra unite contro i disturbatori
Da come mostra di conoscere l’ambiente dell’informazione, si direbbe un giornalista, forse a sua volta precario, l’autore del commento alla nota circa i “braccianti delle news” (vedi OLI 141). Se le cose stanno così, cioè se le redazioni pullulano di giovani piegati e sfruttati -dice in buona sostanza la lettera- la colpa non è solo degli editori: che cosa fa di suo, al di là di una “pelosa solidarietà”, la Federazione della stampa, ossia il sindacato unitario della categoria? Come mai non estende di propria iniziativa ai paria della professione alcuni diritti di cui godono i tutelati; e al contrario fa versare ai tartassati addirittura il contributo Inpgi per un “fondo maternità”, di cui le colleghe neomadri non potranno mai beneficiare? Sono alcuni dei precisi e pesanti interrogativi ai quali potrà venire una risposta puntuale, più che da noi, da parte del segretario della Federazione stessa (Marcello Zinola della Ligure non sfugge certo ai quesiti imbarazzanti).
Per il resto la lettera del nostro interlocutore sembra concordare con le osservazioni di OLI sui molti condizionamenti che rendono assai complicata la via verso un reale esercizio della libertà di informazione e di cronaca. Non senza muovere una ragionata critica verso certe debolezze intrinseche della categoria: primo l’assenza di una coesione interna a difesa dei soprusi; secondo, il pregiudizio ideologico diffuso (OLI non ne è immune?) secondo cui il male, la prevaricazione della libertà di espressione viene solo e sempre da destra, mentre in realtà il giornalista fastidioso, poco incline a mettere la vela secondo il vento, è mal visto da una parte come dall’altra. Su quest’ultimo punto almeno, possiamo essere d’accordo. Un recente caso, avvenuto dalle nostre parti, proprio su un giornale ritenuto al di sopra di ogni sospetto, quale Repubblica (edizione nazionale), conferma.
PS Per chi volesse leggere per intero l’articolata nota giuntaci in relazione al “braccianti delle news”, basta andare a http://www.olinews.it/mt/nureldin.htm