Evangelico – Maternità silurata a mezzo stampa

“Come Regione abbiamo ipotizzato il superamento del reparto di Ostetricia dell’ospedale Evangelico…perché mossi dall’obbiettivo di garantire condizioni massime di sicurezza, che in questo caso mancavano per l’assenza della rianimazione” (Corriere Mercantile, 18 gennaio). Nessun problema di sicurezza: il servizio di ostetricia dell’ospedale Evangelico “funziona bene e in sicurezza” (Corriere Mercantile, 19 gennaio). Così, l’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo smentisce Claudio Montaldo il giorno dopo. Ma non importa: il reparto di ostetricia, ginecologia e neonatologia verrà comunque chiuso. E’ previsto dalla “seconda fase” del suo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera ligure. Un piano che nessuno conosce.


La decisione dell’Assessorato è giunta come un fulmine a ciel sereno – dichiara il pastore valdese, Italo Pons, mentre Paolo Pinto, direttore del reparto di ostetricia rivela che “abbiamo appreso la notizia dai giornali e pensavamo addirittura a uno scherzo”. Insorge il personale dell’ospedale, che interpreta la decisione come una chiara volontà di snaturare le caratteristiche dell’Evangelico. “L’aver appreso dalla stampa cittadina le gravi decisioni che ci riguardano… ci sembra particolarmente irrispettoso tanto da suscitare sdegno e rabbia”. E parte una raccolta di firme per opporsi al provvedimento (il Giornale, 18 gennaio). Intanto, Forza Italia e Alleanza Nazionale si associano alla protesta e contestano alla Giunta regionale il suo operato: “Invece di smantellare strutture assai utili sarebbe più opportuno che la Giunta contenesse la spesa sanitaria sempre più in aumento decidendosi a varare una seria lotta ai troppi sprechi delle Asl”.
La reazione della maggioranza del centrosinistra in Regione si è fatta subito sentire, ma in modo curioso. Riunitisi il 23 gennaio hanno promesso alla Giunta piena condivisione e collaborazione in merito al piano di riordino della sanità ligure, quindi alla chiusura del reparto di ostetricia e neonatologia dell’Evangelico. L’unica preoccupazione emersa sembra essere quella della finora mancata “trasmissione dati alla gente” che “inevitabilmente ha acceso le perplessità” (sic!). Queste perplessità non sembrano aver sfiorato minimamente i consiglieri di maggioranza che hanno detto sì al progetto di Montaldo solo “sulla fiducia” perché, come ha ammesso uno dei consiglieri, “nessuno al di là delle notizie giornalistiche, conosce ancora in toto il piano”. (Corriere Mercantile, 24 gennaio).
Così, in ossequio ad una presunta razionalizzazione che sembra solo un livellamento verso il basso della qualità, si consegna al centrodestra il tema della difesa del “nido” per antonomasia di Genova, uno dei “fiori all’occhiello della sanità cittadina” e un modello del sistema sanitario ligure.
(Oscar Itzcovich)