Aeroporto – L’assessore si sdoppia per la monorotaia
Un lieve sdoppiamento di identità deve avere recentemente colpito l’assessore Arcangelo Merella trasformatosi in “privato cittadino” per sostenere al Tgr di qualche giorno fa la “nuova idea per migliorare l’offerta dell’aeroporto di Genova” dell’architetto Carlo Alberini. Lo spazio che il nostro organo di informazione televisivo ha dedicato ai due privati cittadini Alberini e Merella è stato ampio, ma la cosa indubbiamente meritava: si tratta della creazione, nel nostro aeroporto, di un nuovo “terminal executive” per “viaggiatori di lusso”. Un intervento, viene detto, “di alto profilo, un servizio a cinque stelle” che offrirà a questi viaggiatori di lusso private lounge, ristoranti, ed un department store (leggi aera commerciale). Non pochi i metri quadri previsti: 4.800 per il nuovo terminal e 9.000 per l’area commerciale, ma l’idea più strepitosa è senz’altro quella dello “shuttle su monorotaia che collegherà l’aeroporto alla stazione ferroviaria di Sestri Ponente e a quella di Cornigliano”. Necessità finanziarie complessivamente previste: 20-25 milioni di euro.
A proposito dell’avveniristica e lussuosa proposta, un lettore del Secolo XIX che si descrive come “un viaggiatore regolare che è passato negli ultimi tre-quattro anni per vari aeroporti del nord”, in una mail inviata al giornale “si permette di segnalare” la personale impressione che la maggioranza dei passeggeri odierni abbia semplicemente il desiderio di essere trasportata da una località all’altra nel minor tempo possibile, e che è già molto se questo tipo di clientela si sofferma nelle hall degli aeroporti per comprare giornale, bottiglietta di acqua minerale e caffè.
Quanto alla idea dello shuttle su monorotaia per Sestri e Cornigliano il lettore minimalista osserva che taxi a tariffe fisse e contenute, così come consentito dal decreto Bersani (e, aggiungerei, il ripristino del servizio volabus oggi praticamente inservibile), produrrebbero effetti positivi ben più immediati. Ed economici.
La dialettica a distanza tra il modesto realismo del viaggiatore abitudinario e l’ambizioso progetto a cinque stelle, ha sullo sfondo un aeroporto sceso al 21° posto in Italia e fermo a 1.100.000 viaggiatori all’anno, l’intenzione della Camera di Commercio di elevare la sua quota azionaria dal 25 % al 40 % acquisendo il 15 % attualmente posseduto da Aeroporti di Roma, e una ipotesi di rilancio formulata dal presidente di Aeroporto di Genova Francesco Carena che essendo fondata sull’incremento dei voli low cost in arrivo pare contrastare parecchio con il lussuoso scenario prefigurato dall’architetto Alberini.
(Paola Pierantoni)