Sanità Non si sa nemmeno se uno è morto

Chi nasconde per anni il numero dei pazienti deceduti nella nostra regione e perché lo fa ? E’ quanto intende far emergere la Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia)sindacato che in Liguria raggruppa gli oltre 1.400 medici di famiglia attraverso una denuncia per omissione di atti d’ufficio che verrà presentata dall’ufficio legale nei confronti di Comuni, Asl, Regione e Datasiel che non hanno provveduto nel corso degli ultimi dieci anni a depennare dall’anagrafe sanitaria molti liguri non più in vita. Ma a chi tocca aggiornare questi elenchi? Non certo ai medici.


La procedura di segnalazione dell’avvenuto decesso deve partire dal Comune di residenza, che registra gli elenchi mortuari e trasmette all’ASL di appartenenza i dati in modo da consentire lo stralcio del nominativo dall’elenco dei pazienti del medico curante. Sta poi alla Regione, attraverso la Datasiel, riallineare periodicamente l’anagrafe comunale, l’anagrafe sanitaria e quella tributaria. Tuttavia nella pratica il meccanismo inspiegabilmente si inceppa e in questi giorni numerosi medici liguri stanno ricevendo comunicazione dalle Asl di trattenute di ingenti somme sulle quali hanno già pagato tasse e contributi senza alcuna responsabilità da parte loro in questo colossale pasticcio. Il meccanismo però non prevede il recupero delle quote indebitamente percepite dalla Regione dal fondo sanitario nazionale, né quello delle somme che le Asl hanno a loro volta percepito dalla Regione, tantomeno la restituzione di quote di bilancio percepite dallo Stato da parte di qualche comune che magari dimentica nel cassetto la comunicazione degli avvenuti decessi.
“Periodicamente questa situazione si ripete con una ciclicità impressionante – afferma il dott. Francesco Prete, segretario regionale Fimmg – e questa volta vogliamo andare fino in fondo. Non è possibile che nel 2006, con la completa computerizzazione delle pubbliche amministrazioni, si continuino a verificare inconvenienti simili. E’ giusto che i cittadini sappiano che nella nostra regione non c’è neppure la certezza del numero degli assistiti dal Sistema sanitario nazionale e riteniamo che non sia giustificato che a pagare per le disfunzioni del sistema siano soltanto i medici le cui segnalazioni del problema alle Asl non sono mai state prese in considerazione. Pretendiamo di sapere di chi è la responsabilità di tutto ciò.”
(Federazione italiana medici di famiglia Liguria, comunicato stampa 7 dicembre 2006)