Anziani – Dal pubblico al privato l’assistenza passa di mano

C’è qualcosa di male, in sé, nel fatto che l’assistenza agli anziani sia gestita da buone strutture private? No, salvo un dettaglio. E cioè che l’avanzata dei privati si sta accompagnando al disfacimento del nucleo pubblico che con la sua offerta aveva il compito di dettare modi e regole di questo mercato.
La gestione diretta di una quota di assistenza, hanno sostenuto tutti gli esperti interpellati nel corso di questa piccola inchiesta (OLI: 219, 220, 224, 225, 226) è la condizione essenziale per poter esercitare con autorevolezza un ruolo di regolazione e controllo.


Invece sul fronte del “pubblico” è in atto da tempo la grande ritirata: le “storiche” Ipab Doria e Brignole lasciate marcire fino all’irrecuperabile; la creazione nel 2003 di una “Azienda Pubblica di Servizi alla Persona” gestita dalle istituzioni pubbliche con una mancanza di convinzione che traccia, fin dall’inizio, un destino a perder e.
Nel 2008 l’ulteriore passo verso il vuoto: cessione di tutto il personale infermieristico alla ASL3 con una irrecuperabile perdita di competenze, ed una immaginabile ricaduta nel rapporto con i ricoverati; il ripianamento del deficit affidato alla speranza di vendita di un patrimonio immobiliare storico che non potrà mai più ricostituirsi; due strutture cedute alla Asl3, e settanta posti letto già assorbiti dai privati.
Uno di questi – tanto per fare un nome – è Piero Micossi, ex assessore alla sanità nella giunta Biasotti e, dal 2003, amministratore delegato di “Holding Sanità e Servizi”, società che come si legge nel sito (www.gruppohss.it) “prevede un forte ampliamento di presenza territoriale attraverso sia l’acquisizione di strutture esistenti che il lancio di nuove strutture in tutte le aree operative”. In Liguria la holding di Micossi non solo gestisce già 396 posti letto per anziani, suddivisi in sei strutture (Chiavari, Favale, Botasi, Sanremo, Riva Ligure, Rivarolo) ( http://www.hs2.it/gestionersa.shtml), ma manifesta un notevole attivismo nel contattare gestori di strutture esistenti per proporre un passaggio di mano. L’inaugurazione più recente, celebrata in grande spolvero, è quella della struttura “La sacra famiglia” di Rivarolo, che ha avuto il privilegio di una procedura di accreditamento insolitamente rapida. Pare che la qualità della residenza sia ottima. Di certo ottima è la stampa di cui gode sul sito del P.D. ( http://www.partitodemocraticogenova.it/public/news/notizie_1546.asp).
Dal “pubblico” invece solo notizie scoraggianti: Michela Costa (storica dirigente della ASP Brignole) a fine 2008 lascia, mentre la direzione passa ad un dirigente regionale prossimo alla pensione. Auguri.
(Paola Pierantoni)